Vedere anche la Uno-X nella lista delle squadre che hanno fatto richiesta per la licenza WorldTour ha fatto sorgere qualche punto di domanda a diversi addetti ai lavori. La formazione norvegese, infatti, ha chiuso al 22° posto nel ranking triennale utile all'assegnazione della licenza WT per i prossimi 3 anni, ma ad ottenere il desiderato posto nella massima categoria saranno solo le prime 18 squadre.
Il general manager del team, Jens Haugland, ha però voluto spiegare il motivo della scelta di fare comunque la richiesta all'UCI, specificando in primis che la sua squadra rispetta alla perfezione i criteri finanziari («mai un pagamento arretrato, neanche durante il covid»), etici («nessun caso di doping, abbiamo grandi valori»), amministrativi («rispettate tutte le scadenze UCI») e organizzativi («abbiamo sviluppato una struttura efficente e innovativa, fondata sull'entusiasmo di tutti»).
«Potete anche ridere del fatto che la Uno-X abbia fatto richiesta per il WorldTour pur essendosi classificata 22esima, ma vengono tenuti in considerazione 5 criteri nell'assegnazione, non solo uno - spiega Haugland -. E in 4 di questi noi siamo perfetti. Inoltre, se non la richiediamo, non avremo mai l'occasione di ottenere una risposta affermativa. Infine, è un buon modo per capire il meccanismo, perché noi continueremo a richiederla, richiederla, richiederla e richiederla, finché non la otterremo. Il ciclismo scandinavo merita un posto nel palcoscenico più importante. Potrebbe non essere questo l'anno buono, ma il momento di avere una squadra nel WorldTour sia maschile che femminile arriverà».
Il manager norvegese ha poi ribadito la forte volontà di correre un Grande Giro, pur consapevole che il sistema così come è pensato oggi - con gli organizzatori che possono assegnare solamente due wildcard (spesso a formazioni locali) oltre alle due "assegnate d'ufficio" alle migliori Professional - riduce ulteriormente le loro possibilità di essere invitati. «Nel 2022 siamo stati la quarta miglior squadra Professional per il secondo anno consecutivo - prosegue Haugland -. Direi che non è male considerando che siamo una formazione appena nata, con base a Oslo e con soli corridori norvegesi e danesi. Quindi un conto sono i criteri per l'assegnazione della licenza WT, un altro quelli per l'assegnazione di una wildcard per i Grandi Giri. Mi piacerebbe vedere un sistema che ci dia la possibilità di correrne uno, perché date le nostre prestazioni, identità e visione, ce lo meritiamo!».