La rivoluzione OCLV 800 Series abbraccia anche la gamma Madone esaltandone reattività e leggerezza, una dieta dimagrante per questo telaio aerodinamico che non perde però in rigidità e affidabilità. Componentistica di altissimo livello e colorazione ProjectOne fanno di questa Madone SLR 9 eTap una vera super bike.
Veloce, veloce, veloce
Non mi stancherò mai di ripeterlo, questa Madone è velocissima mentre si pedala ma è ancora più veloce quando si decide di non pedalare. È in queste circostanze che l’aerodinamica fa una grande differenza ( anche la scorrevolezza dei mozzi non scherza affatto ) e fa sembrare tutto facile. Il carbonio OCLV 800 Series sfrutta differenti fibre di carbonio di fascia altissima utilizzate esclusivamente dove serve e con una stratificazione segreta per armonizzare rigidità, leggerezza e resistenza.
A questo grandissimo risultato Trek è arrivata con moltissimi test e grazie all’aiuto delle più avanzate tecniche di modellazione computerizzata. L’aerodinamica si basa sul rivoluzionario profilo dei tubi KVF, forme che esaltano e incorporano a meraviglia l’IsoSpeed regolabile sul tubo orizzontale e l’IsoSpeed sulla scatola dello sterzo. Infine, la geometria H1.5 sviluppata con i pro del Team ufficiale Trek fa davvero una bella differenza, infatti, permette un inserimento incredibile nel mezzo. Non dimentichiamoci che questo telaio ha già vinto l’ultima Milano-Sanremo ed è quasi lo stesso modello che ha vinto il campionato del mondo con Mads Pedersen.
Una bici a due facce, rigida e affilata ma anche comoda
Non lo diresti mai, ma proprio perché non te lo aspetti. La nuova Madone SLR 9 eTap grazie all’IsoSpeed offre più che un discreto comfort, discorso che vale ancor di più al posteriore dove è regolabile. Basta una brugola per “settare“ IsoSpeed sulle proprie esigenze e trovare la bici decisamente più addomesticata sullo sconnesso, ovviando quello che è proprio un limite delle bici aero con tubi di dimensioni generose. IsoSpeed non è un ammortizzatore, ma un disaccoppiatore che rende tutto più fluido ed elastico.
Il tubo dello sterzo ha un linea aero esaltante e si continua nelle tre direzioni con una integrazione pazzesca. Verso il basso abbraccia i foderi della forcella, mentre con il tubo obliquo e quello orizzontale va a formare uno snodo essenziale per l’impatto aerodinamico. I lunghi foderi posteriori sembrano due lame e sappiate che flettono un po’ migliorando ancora di più il comfort verticale. Il manubrio sembra un classico pezzo integrato, invece si tratta di una intelligente soluzione che permette regolazioni di fino per trovare l’asseto giusto per ogni atleta. Si tratta dell’accoppiata curva/pipa Trek Madone Aero VR-CF regolabile e realizzata con carbonio OCLV, un’abbinata che consente un passaggio cavi praticamente invisibile.
Montaggio e grafica di pregio
L’occhio vuole la sua parte e su questa colorazione fornita dalla piattaforma ProjectOne c’è poco da aggiungere, stupenda. I riflessi hanno il merito di far emergere con vigore ogni sfaccettatura del telaio esaltando le linee tese e filanti alternate a quelle più incurvate tipiche del progetto Madone. Il gruppo Sram Red eTap AXS è un fulmine, perlomeno, a me piace parecchio e questo discorso vale per la facilità con cui si cambia e per il funzionamento made in Sram. Le ruote bontrager XXX6 sono leggerissime e veloci, il meglio della produzione Bontrager, mentre un plauso in più me lo gioco per la sella Bontrager Aeolus Pro con binari in carbonio, una delle selle più comode che abbia mai provato. Ricordatevi di ordinare le staffe per il Bike Computer, anche perché è praticamente impossibile fissarlo sulla pipa.
Su strada è diversa, è una bici aero molto guidabile
Mettiamoci che potrebbe anche essere la bici più aerodinamica in circolazione, ma questo è tutto da vedere e servirebbero test indipendenti per valutare le bici dello stesso segmento. Una cosa però è certa, la nuova Madone SLR 9 ha qualcosa di strepitoso a livello di guidabilità. L’impostazione è del tutto race, ma anche con le mani sulla presa bassa e con ruote ad alto profilo non viene mai meno l’agilità e la manovrabilità. L’IsoSpeed non è per nulla invadente e non produce alcun effetto molla, ha solo il grande merito di spezzare con elasticità controllata gli sbalzi che derivano dall’asfalto. Può essere una nervatura dell’asfalto, una crepa, un piccolo dosso, una radice che corre sotto il catrame o imprevisti simili, ma la nuova Madone resta prevedibile e sicura. Probabilmente tanta guidabilità la rende ancora più veloce perché si ha più margine di sicurezza.
In volata è di una rigidità assoluta mentre nel guidato si difende davvero bene. La precisione in discesa c’è davvero tutta, ma sappiate che non è una Emonda. A chi la consiglio? Semplice, a chi vorrà tornare a fare corse in circuito e a chi predilige percorsi con poco dislivello. Il frenata Madone è sempre composta e a livello di rigidità il nuovo carbonio OCLV 800 series ha molto da offrire rispetto al suo predecessore, un cambio di marcia ben avvertibile.