È da ieri sera che si rincorrono riunioni e telefonate, proposte e controproposte. Una cosa è certa: i corridori non ci stanno a correre in condizioni estreme, sotto pioggia e neve a zero gradi e con le discese ghiacciate: il vero problema. In questi minuti si sta discutendo, ad ogni latitudine. Sul Fedaia le strade sono chiaramente percorribili, pulite (la foto che pubblichiamo è stata scattata pochi minuti fa), il problema è dato dalla discesa. Si attendono decisioni, anche se gli organizzatori sono fermamente intenzionati a lasciare la tappa così come è senza applicare il “protocollo meteo”, come vorrebbero i rappresentanti dei corridori. Ricordiamo che il gruppo si muoverà da Sacile alle 10.50, il via al km 0 è fissato per le 11.
AGGIORNAMENTO ORE 10.26. Si parte regolarmente, ma la tappa sarà decisamente accorciata. Si partirà regolarmente da Sacile, si affronterà La Crosetta, non si faranno il Fedaia e il Pordoi, mentre si scalerà il Giau e si farà la discesa dalla cima a Cortina. La tappa misurerà quindi 152,2 km anziché 212.
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Cristian Salvato, presidente dell'ACCPI e rappresentante dei corridori al Giro d'Italia, spiega: «I corridori vogliono fare la tappa, ma si va per tre volte sopra i 2000 metri, si sperava in un miglioramento del tempo. Ma guardando le previsioni non si voleva arrivare a condizioni estreme. Ringrazio l'organizzazione per la sensibilità dimostrata nei confronti dei corridori. Confermo che al momento è confermata la discesa del Passo Giau e i corridori si impegneranno a fare una corsa spettacolare fino a Cortina».
La tappa misurerà 152,2 km ed avrà un dislivello di 3.613 metri anziché i 5.292 previsti. Slitta la partenza, si parla delle 11.30.
AGGIORNAMENTO ORE 10.50. Ufficiale la decisione della Giuria: si parte alle 11.20 per raggiungere il km 0, partenza effettiva alle 11.30. Intanto al traguardo di Cortina piove ma ci sono 14 gradi.
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