Ci hanno creduto fino in fondo, i dirigenti di Comitato Lombardo della Federciclismo, ma alla fine hanno divuto arrendersi e cancellare la grande giornata della ripartenza programmata all’Autodormo di Monza per venerdì 3 luglio.
Alla manifestazione avrebbero dovuto partecipare - nelle intenzioni degli organizzatori - esordienti ed allievi maschi e femmine e juniores maschi, un totale di 1.110 atleti impegnati in sette gare tutte nella stessa giornata. A sostenere il grande sforzo organizzativo sarebbero state VC Sovico, SC Cesano Maderno e Pedale Monzese con la supervisione del Comitato Regionale Lombardo e del Comitato Provinciale di Monza e Brianza
L’organizzazione prevedeva due segreterie e due giurie per garantire il corretto svolgimento delle gare, il coinvolgimento di circa una settantina di persone tra servizi in gara e controlli per il rispetto dei protocolli. Previsto ovviamente il rispetto delle diverse zone di attività come proposto nei protocolli FCI per l’attività nei velodromi: i corridori delle varie categorie non si sarebbero mai incontrati nella zona mista e la manifestazione si sarebbe svolta con la formula “a porte chiuse”, ovvero con l’ingresso di un solo accompagnatore per squadra. Per garantire a genitori ed accompagnatori era stato pensato all’esterno dell Autodromo, alla porta di Vedano al Lambro, l’allestimento di un mega schermo per trasmettere le gare in diretta.
Fabio Perego, Vice presidente Vicario del Comitato Lombardo, impegnato come coordinatore tecnico dell'evento, spiega: «Ci abbiamo creduto fino alla fine ma oggi abbiamo dovuto scrivere alla direzione dell’Autodromo Nazionale di Monza per annunciare l’impossibilità di proseguire nell’organizzazione dell’evento che avelleva come claim: “uniti oggi per il ciclismo di domani: il CRL- FCI e l’Autodromo di Monza insieme per lo sport dei giovani”. L’idea nata dal Presidente provinciale di Monza e Brianza Marino Valtorta e dalla collaborazione di tre società del territorio - VC Sovico, SC Cesano Maderno e Pedale Monzese - che in uno sforzo comune si erano messi a disposizione per organizzare un evento unico nel suo genere, aveva trovato immediatamente il sostegno unanime di tutto il Consiglio Direttivo del CRL-FCI guidato dal presidente Cordiano Dagnoni. Un grande segnale di coesione e un grandissimo sforzo nel segno dell’attività sportiva per i nostri ragazzi, ed ovviamente a tutti loro va il nostro più sentito grazie».
E ancora: «Purtroppo l’ordinanza emessa ieri dalla Regione Lombardia (che dà il via libera a partire dal 10 luglio, ndr) e il protocollo della FCI sulle gare con il limite delle prove singole hanno di fatto azzerato anche le ultime speranze: sapevamo che sarebbe stato difficile, siamo stati in contatto quotidiano con il Presidente Di Rocco e il Presidente Dagnoni ha interessato direttamente l'assessore allo Sport della Regione Lombardia, Martina Cambiaghi per cercare di trovare fino all’ultimo una soluzione, ma in questo particolare momento nulla hanno potuto fare nemmeno le istituzioni a noi più vicine. Adesso la palla passa all’amico Davide Cassani che è impegnato in un evento ancora più completo, visto che include oltre alla strada anche pista e MTB, in Emilia Romagna alla metà di luglio: noi ovviamente facciamo il tifo per lui e per il movimento ciclistico, con la promessa che appena possibile anche noi ci riproveremo. Abbiamo chiesto alla direzione dell’Autodromo di Monza una nuova disponibilità per il prossimo mese di agosto, ed interesseremo tutti i Comitati Provinciali nel cui territorio ci sia un autodromo per cercare di organizzare il maggior numero di eventi come questo nella nostra regione entro la fine dell’anno. Vorremmo che quello che poteva essere un “test event” possa diventare un format per questa particolare stagione agonistica. Consentitemi in conclusione un particolare grazie a Luisella Pronti, Project & Account Leader dell’Autodromo Nazionale di Monza e al direttore dott. Pietro Benvenuti (sarà un caso ma è stato direttore ad Imola quando nel 2009 si è svolta la Settimana Tricolore) per la grande disponibilità e voglia di partecipare all’organizzazione dell’evento, a dimostrazione che quando si parla di sport e di attività giovanile non esistono limiti».