Si spengono le luci, tacciono le voci e non frusciano più le bici. Purtroppo. Anche la 23a edizione dell'Eroica di Gaiole in Chianti è passata all'archivio ma tanti flashback restano nella memoria di chi ha partecipato alla spettacolare randonnée chiantigiana e non solo. Meteo da 10 e lode, invece che il 6 di ottobre sembrava il 6 di settembre.
Estate piena, non caldo ma un tepore piacevole, piante dalle foglie ancora verdi, con la stagione che sembra indietro di un mese. Gaiole assediata fin da venerdì da un esercito proveniente da tutti e cinque i continenti, ansioso di cimentarsi lungo i cinque percorsi “Eroici” in programma, ma soltanto dopo essersi riforniti di carboidrati, zuccheri e proteine nobili (??) alla tradizionale Cena degli Eroici del sabato sera, con special guest il mitico macellaio di Panzano, Dario Cecchini e musicanti in serie.
Tanti gli eventi in programma quest'anno, ma un occhio di riguardo lo ha meritato “L'incontro con l'autore”, presentato dal sottoscritto insieme al giornalista RAI Piergiorgio Giacovazzo. I libri e gli autori sotto la lente d'ingrandimento sono stati “Coppi Ultimo” di un certo... Marco Pastonesi nella nuova versione just married, “L'ABiCi della Felicità” di Ludovica Casellati (vi ricorda niente questo cognome?), “Chino verso Nord” dell'incomparabile bresciano-calabro-spagnolo Willy Mulonia e “Alfabeto Fausto Coppi” , dell'iresistibile tandem composto da Gino Cervi (non è il fantasma del Commissario Maigret!) e da quell'ineffabile Giovanni Battistuzzi, che continua ad affermare di avere seguito due Giri d'Italia “per conto suo” (e poi ha spiegato cosa significava questa affermazione alquanto audace..).
Intanto l'ora X si avvicinava e in sala stampa Livio Iacovella e signora, l'Irish dancer Angela Towey, cominciavano ad accusare il solito, incombente, notevole stress. Ma sempre con un sorriso amichevole stampato in faccia. Cosa dire poi di patron Giancarlo Brocci? E' sempre il solito (frase fatta) ma la cosa di cui non ci si riesce a capacitare è come il suo incrollabile entusiasmo non sia stato mai scalfito, nemmeno da alcune impreviste traversie che ormai appartengono, per fortuna al passato. Insomma, Il Brocci è e sarà sempre il Brocci, è e sarà sempre l'Eroico, anzi, scusate, l'Eroica di Gaiole in Chianti. Punto e accapo.
E a proposito di accapo, arriva il gran giorno, domenica 6 ottobre. Alle 4 e 30 scatta la pattuglia dei pazzi da legare, gente che farà il percorso lungo senza il cambio su bici preistoriche. Buona fortuna. Poi arriva la marea, fino alla 10 è tutta una processione di Eroici ed Eroiche vestiti in mille modi, con bici e ferrivecchi di ogni epoca. Al via anche le mitiche formazioni dei GS Soccmel (naturalmente sono bolognesi..), del GS Crampi, del GC Pedale Lento e addirittura del GS Bici & Tope, senza dimenticare l'isolato del GC Osteria della Passera... L'inventiva – a volte anche un po' triviale – trionfa a Gaiole.
Come al solito non sono mancati ospiti illustri assai applauditi dal pubblico straripante, leggermente assordato dalla pittoresca banda dei bersaglieri transitata compatta in bici. Dal CT Davide Cassani che si è intruppato con la squadra dei Carabinieri, al simpatico Andrea Noé o a Herr Konig Erik Zabel, ormai perdutamente innamorato di queste zone. Tirata a lucido e sempre graziosa un'ospite ormai abituale dell'Eroica, la campionessa olandese Marianne Vos, con la quale è stato doveroso scambiare due parole: ”Amo queste colline, ci torno sempre volentieri anche perché l'atmosfera dell'Eroica è davvero unica e bellissima. Quest'anno ho vinto meno del solito, soltanto 19 gare, ma sono già focalizzata sulle Olimpiadi in Giappone del prossimo anno. Quest'anno al mondiale la nazionale olandese ha funzionato benissimo, ognuna di noi ha rispettato il proprio ruolo in maniera perfetta. Spero che accada la stessa cosa anche a Tokyo, magari potrei essere io a trarne beneficio”.
A proposito di Olimpiadi, super applaudita anche la medaglia d'oro nel nuoto a Sydney 2000 Massimiliano Rosolino, protagonista anche a Ballando con le Stelle dove ha conosciuto la donna della sua vita, Natalia Titova. Rosolino – indubbiamente il più alto del gruppone degli Eroici (si vedeva a un chilometro di distanza!) – ha preso parte all'Eroica con il team Alce Nero ed ha completato senza problemi il percorso breve
Dalle 12 in poi hanno cominciato a susseguirsi gli arrivi, che sono andati avanti fino a buio. Ad allietare tutti, i tendoni culinari con ogni tipo di insaccato o di formaggio, il tutto annaffiato, naturalmente, con damigiane di Chianti ma anche da birre. E' il solito record anche il bilancio finale, con 8033 partenti complessivi e, per fortuna, senza nessun incidente degno di nota. Così già si pensa al 2020 e al prossimo sbarco di Eroica nel Mondo addirittura in Cina. Tra i Paesi storicamente più importanti nella storia del ciclismo ormai ne manca soltanto uno: la riottosa Francia: A quando lo sbarco in Normandia dell'armata Brocci, Eroica & C. e sarà dunque “L'Eroique”?