Simone Consonni è stato un altro dei protagonisti del Memorial Pantani. Il corridore dell’Uae è entrato nella lunga fuga iniziale, una volta raggiunto dal gruppo è stato comunque capace di riemergere concludendo al quarto posto. Ma il bergamasco, qualche metro dopo il traguardo, aveva un diavolo per capello…
“E’ successo che il massaggiatore dell’Astana, sicuramente contento per il successo di Lutsenko, subito dopo l’arrivo è saltato in strada e ho rischiato di prenderlo in pieno e quindi di farmi molto male. Un po’ di cervello dopo l’arrivo ci vuole: è il minimo visto che noi veniamo da 200 km di corsa e siamo stanchi!”
Torniamo alla corsa sei partito fortissimo e arrivato fortissimo. Era previsto il tuo allungo sin dall’avvio?
“Sul primo GPM sono andati via in 7, mi sentivo bene e mi sono accodato. Sapevo che la parte centrale del tracciato era dura, ma a 50 km dal traguardo iniziava la pianura e se tenevo poi potevo dire la mia. Volevo fare qualcosa di diverso dal solito, senza aspettare la volata. Peccato nel finale non siamo riusciti a riprendere la fuga. Lutsenko? L’altro giorno ha fatto 70 km di fuga a Peccioli, oggi ne ha fatti solo 2 a tutta velocità… In questo momento è il più forte. Il piazzamento mi è indifferente a questo punto, cercavo la vittoria che non è arrivata. Probabilmente è stata questa l’ultima corsa con la UAE (andrà il prossimo anno alla Cofidis, ndr) e ci tenevo a chiudere al meglio. Peccato”