Dopo tanta pioggia l’energia del sole e della batteria della bike a pedalata assistita hanno reso piacevole la tappa del Giro E. E’ stato il mio primo approccio con le nuove biciclette e proviamo a fare un breve punto della situazione sull’esperienza.
Innanzitutto la mia squadra, che è la De Rosa. Una roba decisamente glamour visto l’outfit e il mezzo a disposizione. Mi fanno subito capire che le mie calze di lana qui sono out e di buon grado mi adeguo agli ordini aziendali. Debutto così in questo team stiloso.
La bici è in linea con la tradizione della casa di Cusano Milanino e il design è di livello con la perfetta integrazione della batteria (250 watt) e del blocco motore by Bafang. Peso totale del mezzo 12 kg. Non male.
E’ un mezzo totalmente diverso rispetto a quello che ho provato alla Novecolli per fatta in E-mtb.
Il mattino si parte da Parma, bellissimo centro storico. Prima amara scoperta di giornata. Tappa piatta e ci sarà da pedalare. Seconda scoperta: attenzione sui cavalcavia perché il motore, pronto ad entrare in azione sotto i 25km/h, potrebbe sorprenderti.
Il test su strada di fatto lo rimandiamo a domani. Oggi si scivola via veloci in un gruppo composto ragazzi, ex ragazzi e fanciulle dalla lunga chioma. Bello il melting pot.
Temo le cadute e mi metto avanti dove trovo Andrea Tafi e Max Lelli. Andreone è ancora in forma. Mi spiega che quest’inverno si è allenato moltissimo con anche 5 dure salite nella stessa seduta, facendo registrare valori sbalortitivi nei test endurance. Meno esplosivo e meno battiti del cuore più bassi di 8 pulsazioni.
Mi distraggo e scopro che inizia una prova di regolarità stile 1000 Miglia. Il mio essere svagato mi costerà un richiamo bonario dal team. Il nostro capitano si chiama Diego Cecchi e pedala che sembra Andre Greipel, ha forza e muscoli. Ieri ha pure vinto.
La stratega è Giuliana, ciclista di sostanza e grande conoscitrice dei prodotti, visto che gestisce un negozio a Ghedi.
Si respira aria di festa, le strade sono chiuse e noi sfruttiamo questo effetto sicurezza. Il pubblico è già sulla strada e applaude. Sono le famose domeniche infrasettimanali del Giro d’Italia. Abbiamo la scorta tecnica e la scenografia pubblicitaria ufficiale di sicuro impatto. Peccato per l’asfalto, non degno di un Giro.
Allo scoccare della seconda prova di regolarità mi accorgo che tutti allungano il collo a mo’ di compito in classe. Spiano tutti se il vicino stia avvalendosi di un device elettronico visto che sono proibiti. Come dicevo, le medie vanno stimate. Vince chi ci azzecca di più e mi sa che oggi non ci azzecchiamo.
Alla fine è una bellissima festa con qualche frecciatina a presunti motorini super.
La mia batteria è ancora bella piena e domani, a Pinerolo, potremo capirne qualcosa di più.