A partire dal 1° marzo l’uso del Tramadol in gara sarà vietato in tutte le discipline del ciclismo. E l’Uci ha diffuso una sorta di guida affinché nessuno possa dire di ignorare questa nuova regola basata su un approccio medico-scientifico.
Cos’è il Tramadol. Si tratta di un antidolorifico appartenente alla famiglia degli oppiacei di sintesi. Si trata di una sostanza usata frequentemente nel ciclismo come dimostrano i rapporti stilati dalla Wada sin dal 2012.
In particolare nel 2017 :
- il 4,4 % dei controlli realizzati in competizione rivelava l’utilizzo di tramadol;
- il 68 % dei campioni di urina, prelevati nel quadro dei 35 sport olimpici, contenenti tramadol riguardavano il ciclismo.
Effetti indesiderati. L’assunzione di Tramadol provoca effetti indesiderati di due tipi: nausee, sonnolenza e perdita di attenzione (cosa che acuisce il rischio di cadute) da una parte, e dipendenza progressiva dall’altra.
Il tramadol è acquistabile su prescrizione medica ma anche disponibile per acquisto diretto su internet, cosa che porta ad un rischio di auto-medicazione non controllata.
Alla luce dei rischi elencati, questa sostanza sarà vietata dal 1° marzo come previsto dal Regolamento Medico dell’Uci.
Il divieto. La decisione mira a preservare lo statio di salute dei corridori alla luce degli effetti secondari, in tutte le discipline e in tutte le categorie.
I controlli. Dal 1° marzo tutti i corridori che parteciperanno ad un evento internazionale o nazionale potranno essere selezionati per controlli del sangue atti a scoprire l’utilizzo di tramadol. I prelievi possono essere effettuati in occasione di corse oppure a sorpresa. Si tratterà di prelievi non invasivi, realizzati grazie ad un kit che permetterà il prelievo di una piccola quantità di sangue dalla punta di un dito. Le operazioni saranno guidate dalla Direzione Medica dell’Uci con l’appoggio lgistico della CDF. La mancata presentazione al controllo sarà equiparata ad una positività..
Metodo. La presenza di tramadol sarà ricercata in gocce di sangue seccato, le analisi saranno effettuate in laboratori di riferimento dell’Uci che daranno i risultati nel giro di 4-5 giorni.
Sanzioni. La prima infrazione comporterà la squalifica dalla gara in questione e una ammenda di 5000 franchi per corridori membri di formazioni registrate all’Uci.
La seconda infrazione comporterà una squalifica di 5 mesi e per un’eventuale terza positività si salirà a 9 mesi.
Per quanto riguarda le squadre, l'iinfrazione commessa da due corridori dello stesso team nel corso di dodici mesi porterà ad una multa di 10.000 franchi mentre una terza infrazione nello stesso arco di tempo porterà ad una sospensione da 1 a 12 mesi inflitta dalla Commissione Disciplinare dell’UCI.