Massimo Biancone è un inventore moderno: con la sua startup “FirmatoBiancone” ha brevettato il primo drone italiano “Miodrone”, entrato a far parte delle 120 opere simbolo del design italiano selezionate dalla direzione generale Musei del Mibact e della fondazione La Triennale di Milano, il drone “Leonardo” realizzato interamente in fibra di carbonio e kevlar, la stilo “Ingegno Scrittorio”, e il drone antincendio denominato “Corradino”. Ed ora ha deciso di applicare il suo genio anche alla bicicletta creando Celestino, la prima bicicletta a pedalata assistita ibrida, che si ricarica pedalando al contrario, senza elettricità.
La bici, dal design moderno e accattivante, è già sul mercato internazionale e ha suscitato l’interesse di un importante gruppo italiano che opera nel settore energetico. Il suo nome - Celestino bike - è un omaggio alla città dell’Aquila e alla figura di Celestino V e della Perdonanza celestiniana.
«Non solo, quindi, un prodotto innovativo - spiega Biancone a Il Centro - ma un elemento di valorizzazione della storia e della cultura del territorio. La prima bicicletta ibrida, prodotta a Teramo e venduta a circa 1.900 euro, è nata dalla volontà di creare un sistema innovativo, in grado di ricaricarsi semplicemente pedalando al contrario in discesa».
Celestino bike pesa 13 chili, circa la metà di una normale bici a pedalata assistita, ed è dotata di un sistema rigenerativo elettronico, che non prevede l’utilizzo della batteria: accumula energia senza i vincoli della ricarica. «Siamo riusciti ad inserire motore elettrico, batteria, elettronica e sensori in un piccolo ed elegante mozzo posteriore: 180 millimetri di diametro e 120 millimetri di larghezza con un peso inferiore ai 3 chilogrammi. Questo sistema all-in-one ha il più alto rapporto energia/peso sul mercato. Il sistema utilizzato, inoltre, è in grado di ottimizzare l’energia del ciclista riducendo del 40% lo sforzo di pedalata».