L’arrivo di Lucca può essere paradigmatico a proposito dell’utilità dell’attività su pista. Lì sono stati assai indicativi il tempismo e la freddezza di un pistard poliedrico di valore, pluri iridato quale il vincitore, il francese Benjamin Thomas – non considerato velocista con il suo palmarès sui tondini da alcuni commentatori… - che ha tenuto testa insieme ai compagni di fuga alla caccia del gruppone con i velocisti titolati regolati da Jonathan Milan, quinto a 11”. La fuga stavolta è arrivata e gli inseguitori, anche se di pochissimo, hanno sbagliato calcoli e qualche formazione anche strategia.
§ Tutta e solo in Toscana si sviluppa la sesta frazione con partenza da Torre del Lago Puccini, nell’ambito territoriale del comune di Viareggio, elegante località balneare di primo rilievo nota nel mondo anche per il suo spettacolare Carnevale e che per la decima volta è sede di partenza di tappa della corsa rosa.
Il ritrovo è davanti alla villa di Giacomo Puccini, grande compositore di opere liriche (Lucca 1858 - Bruxelles 1924), che il musicista si fece costruire in un grande parco sulle rive del lago di Massaciuccoli, che ospiterà il ritrovo e dove, nella cappella, sono deposte le sue ceneri. E il Giro lo onora nel centenario della scomparsa. Puccini, accanito cacciatore, amava la vita all’aria aperta e la bicicletta.
§ Possedeva una Humber, come testimoniano alcune foto segnalate da Giampiero Petrucci, versiliese esperto appassionato della storia ciclistica, marchio dell’inventore inglese del “passo Humber”, catena speciale soprattutto utilizzata dagli specialisti dello sprint su pista, sulla quale pedalava sovente con costanza da cicloturista appassionato.
§ Di Torre del Lago era Emilio Pucci, corridore qui nato che alla metà degli anni 1920 prese parte al Giro d’Italia. È di Viareggio Eugenio Fascetti, noto calciatore e poi allenatore di spicco, grande appassionato di ciclismo e Paolo Fornaciari, forte ed estroverso professionista dal 1993 al 2008, ora apprezzato titolare della gelateria “Ultimo kilometro” a Borgo a Buggiano, nel pistoiese.
§ Dopo il via si entra subito nella provincia di Pisa incontrando Migliarino Pisano, Nodica, San Giuliano Terme. In zona altri nomi importanti come quello di Michele Bartoli, grande cacciatore di classiche e del velocista col codino Alessio Di Basco. Qui ricordiamo Franco Vita della vicina Vecchiano, scomparso a 90 anni nell’ottobre del 2022, amico, confidente di Alfredo Martini rimpianto da tutto il ciclismo per la sua straordinaria disponibilità e passione proposte in molteplici mansioni.
§ Si prosegue per Cascina, già arrivo di tappa del Giro e qui, in zona altro ricordo per Alessio Galletti, professionista amico di Mario Cipollini, morto per arresto cardiaco in corsa alla Subida al Naranco, in Spagna, nel 2005 accomunato nel destino a Franco Gini, direttore sportivo di varie formazioni professionistiche, scomparso improvvisamente in Colombia nel 2016.
§ Sempre per la zona di Cascina si propongono nomi di rilievo del passato quali Roberto Falaschi, Vitaliano Lugli ed Ettore Meini che hanno conseguito buoni risultati fra i professionisti.
§ Il ciclismo di varie categorie è sempre vivace nella zona con molteplici nomi e gare, come a Ponsacco e nella vicina Peccioli nella cui zona si trovano le località di La Rosa e La Sterza, comprese nell’itinerario del G.P. di Peccioli.
§ E qui la pianura cede il passo alla parte variamente “mossa” altimetricamente salendo verso la storica Volterra, centro più volte sede d’avvenimenti ciclistici. Siamo nei pressi della “zona Bettini”, Paolo Bettini, con eccellenti valenze “top”, di vertice, in materia ciclistica del “Grillo”.
§ Si entra quindi nella provincia di Siena per Casole d’Elsa, nella Val d’Elsa per avvicinarsi alla zona delle Strade Bianche, corsa di costante successo, nata dalla primogenita Eroica gestita da Giancarlo Brocci.
§ Dopo le località Colonna di Montarrenti e Rosia entrano in scena gli “sterri”, come localmente sono chiamate le strade sterrate del senese con tre settori, due dei quali percorrono tratti delle Strade Bianche e un terzo, l’ultimo, inedito. In totale lo sterrato misura km. 11,6. Si toccano le località di Vidritta, Bagnaia, Grotti poi “l’intervallo” in asfalto di Ville di Cosano, Radi e Monteroni d’Arbia prima del terzo e ultimo sterrato per Poggio Santa Francesca e Pievina.
Ritorna l’asfalto a circa km. 10 dalla conclusione toccando Asciano ma non finiscono le difficoltà in quanto, a Serre di Rapolano, si affronta un “muro” con pendenze anche in doppia cifra a circa km. 4 dal traguardo.
§ Rapolano Terme, frequentata località termale, ricca di reperti archeologici, è un inedito per il Giro d’Italia. Idrio Bui (Sinalunga 1932-2022), scalatore tascabile, dopo una buona carriera fra i dilettanti, è stato professionista dal 1957 al 1964, in funzione d’appoggio, in salita ovviamente, a Coppi, Anquetil e Pambianco, in varie squadre.