Se n'è andato all'improvviso Silvano Ferrari e il vuoto in carovana è già enorme. Aveva 85 anni e praticamente lo abbiamo sempre visto in gruppo, con le sue macchine fotografiche al collo, pronto ad immortalare le azioni ma soprattutto le emozioni dei ciclisti. Durante il Giro d'Italia dei Professionisti avevamo raccolto i suoi racconti proponendoveli in un articolo, l'ultima volta lo avevamo incontrato pochi giorni fa sulle strade del Giro d'Italia Donne, sorridente come sempre.
Nonostante l'età e dopo una vita in giro per il mondo delle corse, infatti, non mancava mai di essere presente alle manifestazioni vicino alla sua Sassuolo, per esempio alle tappe emiliano-romagnole delle corse rosa. Ci piace ricordarlo così, appostato dietro una curva per scattare una foto e poi ripartire via verso il prossimo passaggio.
Questo il ricordo del fotografo Stefano Sirotti: «Con me ha fatto tantissime corse, quando mio papà (il grande Emanuele, ndr) papà cominciava a non aver più l'età Silvano mi ha dato una mano: la prima Vuelta che ha fatto con me era quella del 2005, il primo Tour quello del 2009. Poi 7-8 anni fa ha smesso "ufficialmente" ma ha continuato con la sua passione a seguire le gare vicino casa sua. Stava bene, se n'è andato davvero all'improvviso nel sonno: la magra consolazione è che non avrà sofferto. Tantissime persone mi stanno scrivendo dispiaciute per la scomparsa di una persona che tutti ricordano come buona, gentile e disponibile: non è retorica, a ben pensarci non l'ho mai visto arrabbiato ed era impossibile non volergli bene. Un bell'aneddoto? La foto (qua in gallery, ndr) che Nibali scattò a noi fotografi al Tour de France fu realizzata su una mia idea, perché Vincenzo ha la passione della foto, ma fu possibile realizzarla grazie all'insistenza di Silvano: uno dei miei ricordi più belli è legato proprio a lui!»
Mentre scriviamo queste righe ci troviamo al Giro di Polonia, organizzato da Czeslaw Lang: una gara anch'essa che Silvano aveva fatto parecchie volte.
Nella foto, da sinistra, Silvano Ferrari, Pier Augusto Stagi, l'inviato de La Gazzetta dello Sport Ciro Scognamiglio, il massaggiatore di Nibali Michele Pallini, l'inviato de La Stampa Giovanni Cerruti e Vincenzo Nibali in maglia gialla.