Victor LAFAY. 10 e lode. Coglie l’attimo Victor, e va a vincere per la prima volta sulle strade del Tour, dopo aver vinto al Giro. Due tappe nei grandi giri, quattro vittorie in totale per questo ragazzo 27enne di Lione che non ha un contratto, ma ha più di un motivo per festeggiare e scegliere cosa fare. Se qualcuno ha gli occhi per guardare, si spera che veda. Intanto una maglia nuova la trova: quella verde della classifica a punti.
Wout VAN AERT. 6. È chiaro che butta via una vittoria e per l’ennesima volta è secondo, ma cosa si può dire a questo cacciatore di classiche che è sempre lì, mentre altri big del suo calibro (vedi Van der Poel) alzano il piede dall’acceleratore. Si fa scappare Lafay come un pollo, ma il galletto oggi è lepre.
Tadej POGACAR. 8. Guadagna secondi anche oggi su Vingegaard: 3 sul Gpm posto sul Jaizkibel (8” lui, 5” il danese). Poi sprinta nella volata e incamera altri 4”. Sul danese sono 7”, più i 4” di ieri si porta a 11”. Adesso è a soli 6” dalla maglia gialla. Chi lo invitava alla prudenza è già silenziato: lo sloveno è fatto così. Non lo fermi. Se c’è da battagliare, lui battaglia. In questo senso è unico, nessuno come lui, comunque vadano a finire le cose.
Thomas PIDCOCK. 7. Il 23enne britannico gode di grandissima considerazione, ma per il momento deve accontentarsi di buoni piazzamenti, in attesa di piazzare in attacco letale.
Pello BILBAO. 7. Fa un’ottima azione su strade che conosce a menadito. Va ad occhi chiusi, ma poi li apre e c’è qualcuno davanti a lui.
Mattias SKJELMOSE. 8. Il danesino della Lidl Trek corre da veterano, controllando tutto e tutti. Non butta via una pedalata e resta lì, dove si pedala veloce.
Michael WOODS. 7. Il 36enne canadese della Israel Premier Tech non perde di vista la testa della corsa, perché oltre alle gambe ha testa.
Romain BARDET. 6,5. Oggi il transalpino c’è, dopo una giornata difficile, si rimette in carreggiata.
Jay HINDLEY. 6,5. È al suo primo Tour e deve prendere le misure, ma per il momento non si fa prendere in castagna.
Giulio CICCONE. 7. Sull’ultimo Gpm di giornata è uno dei più brillanti e controlla con grande lucidità. Recupera in un sol colpo 14 posizioni: per oggi va bene così!
Alberto BETTIOL. 6,5. Pedala facile facile in salita, poi in volata fa quello che può.
Ben O’CONNOR. 17. Il 27enne australiano della Ag2r perde terreno anche oggi, per via di una caduta. Per il momento gli gira parecchio male.
Louis MEINTJES. 5. Il 31enne sudafricano della Intermarché inizia il Tour al rallentatore: perde anche oggi secondi preziosi.
Julian ALAPHILIPPE. 5. Sulla carta, queste due, erano tappe nelle quali avrebbe potuto sorridere. LouLou sorride perché è un signore…
Thibaut PINOT. 5. Giornata da dimenticare: perde quasi 2 minuti e mezzo.
Matteo TRENTIN. 17. Scivolata per il 33enne corridore della UAE Emirates. Per lui qualche abrasione, che non sono mai piacevoli
Neilson POWLESS. 7. Il 26enne americano, maglia a pois della EF, prende e va dopo soli 9 km di corsa con Remi Cavagna (Soudal Quick Step) ed Edvald Boasson Hagen (TotalEnergies). Tre nomi di assoluto valore, che non necessitano nemmeno di tante presentazioni. Questi sono i corridori che animano le fughe al Tour: ma di che parliamo?