Simone VELASCO. 10 e lode. La voce è tremula, dopo una volatona da gambe forti. Simone si veste di tricolore e dedica questa giornata a Gino (Mäder) e a Umberto (Inselvini) il suo massaggiatore che troppo presto ci hanno lasciato. Per quello che può valere (e vale), il primo ricordo è per loro. Per quelli che gli vogliono bene, per la sua famiglia, per la sua bimba, per quelli che ci sono e ci sono sempre stati e per quelli che avrebbe voluto che ci fossero ancora. “Memento audere sempre” è il motto impresso sulla sua pelle. Ricorda di osare semper. E lui osa, come gli dice Beppe Martino. Lui ricorda, come gli dice il suo cuore. Questa è la storia di un ragazzo metà elbano, metà bolognese e oggi sammarinese, anche se lui ha vissuto e studiato a Bologna: la dotta, la rossa e la grassa. Da questa sera è anche la verde, la bianca e la rossa: la città del tricolore Velasco, il ragazzo predestinato cresciuto alla Zalf di Egidio Fior e dei fratelli Lucchetta (Gaspare, Antonio Giancarlo e Fiorenzo), formatosi alla Bardiani della premiata ditta Reveberi e accolto dalla Astana dopo essere rimasto impigliato nel pasticciaccio brutto della Gazprom. Ha 27 anni, l’età giusta un tempo per cominciare a fare sul serio. Lui ha cominciato quest’anno, con quel maestro che di nome fa Giuseppe Martinelli. Sì, sempre lui.
Lorenzo ROTA. 9. Ancora secondo, come un anno fa, quando giunse alle spalle di Zana. Niente di cui rammaricarsi. Il 28enne bergamasco della Intermarché fa tutto bene, tutto giusto. È solo meno veloce di Velasco: ci può stare.
Kristian SBARAGLI. 9. Alla fine va più piano nella volata che in salita. Fa un numero di altissimo livello, rientrando sul terzetto da solo, poi nello sprint finale è meno esplosivo dopo una corsa scoppiettante.
Filippo MAGLI. 9. Il 24enne empolese della GreenProject Bardiani CSF Faizané è l’uomo del giorno, per la sua condotta di gara, volta tutta all’attacco. Via fin dal mattino, resta nel vivo della corsa e sulla graticola di Comano fino alla fine. Non si risparmia il ragazzo cresciuto alla Mastromarco di Gabriele Balducci e noi facciamo altrettanto. Applausi a scena aperta. Standing ovation per Filippo. Bravissimo!
Matteo TRENTIN. 6. Rallentato dalla sbandata di Rota? Probabile, ma per la giuria la volata è da omologare e mandare agli archivi così. L’Oscar tuttoBICI 2022 arriva lì a giocarsela con i migliori e sulla carta è quello che ha tutto per poter mettere tutti d’accordo. Alla fine, però, è Matteo a non essere d’accordo: con la giuria.
Davide FORMOLO. 7,5. Fa il suo, come al solito con grande generosità.
Filippo BARONCINI. 17. Fa una corsa da 8 pieno, ma a poco più di tremila metri fora. Mai foratura poteva essere più maligna e determinante. Poteva essere protagonista, invece fa lo spettatore.
Filippo CONCA. 6. Il 24enne lombardo di Lecco della Q36.5 rimedia alla fine un lusinghiero 8° posto, che può bastare, ma anche no.
Cristian SCARONI. 6. Corsa d’attacco, ma alla fine paga le fatiche.
Samuele BATTISTELLA. 7. Come un anno fa si trova a lottare per il tricolore, ma sul più bello, paga la fatica e i crampi, ma prima di alzare bandiera bianca fa il suo, come solo lui sa fare.
Filippo GANNA. 6,5. Alla fine si porta a casa un 11° posto, su un tracciato che non era chiaramente disegnato per uno come lui. Ma quando c’è da lottare, Pippo lotta.
Vincenzo ALBANESE. 5,5. La condizione del Giro è un po’ evaporata e oggi fa quello che può
Andrea PICCOLO. 5. Un anno fa pimpante e dirompente, oggi sempre ad inseguire.
Giulio CICCONE. 21. Era il super favorito, l’uomo di riferimento, ma non si vede, se non in partenza. Il 21 giugno scorso ha portato all’altare per il fatidico sì la sua Annabruna Di Iorio, oggi giornata no.
Emanuele ANSALONI. 6,5. L’emiliano classe 2000, portacolori della Technipes #InEmiliaRomagna, anima la fuga di giornata con Luca Colnaghi e Filippo Magli (Green Project Bardiani CSF Faizanè), Andrea Colnaghi (Onec Team Phrma) e Mirco Maestri, Andrea Pietrobon (Eolo Kometa) e Manuele Tarozzi (Green Project Bardiani CSF Faizanè), Matteo Amella e Samuele Zambelli (Corratec). Nove uomini che danno senso alla loro giornata.
Edoardo AFFINI. 27. Compie gli anni lui, così come l’altro, Antonio Tiberi (22) e Chiara Consonni (24), che corre domani.
Roberto REVERBERI. 213. Oggi giorno di Assoluti per i suoi ragazzi e di scarico per lui, nel senso che per Roberto è stato un giorno di riposo attivo in ammiraglia, dopo essersi sciroppato ieri la bellezza di 213 chilometri: da casa sua (Cavriago, Reggio Emilia) a Comano Terme. Un uomo solo al comando, oggi solo un uomo: a comandare.
Davide COLNAGHI. 3. Luca e Andrea si sono fatti gran parte della sfida tricolore in fuga e da buoni fratelli si sono dati una mano. L’altro, gemello di Andrea (classe ’97, Luca è del ‘99), era in corsa come meccanico per la Biesse Carrera di Milesi-Nicoletti. Papà Fabio (anche lui con un passato da buon corridore con le maglie di Polli Coemi e Mecair) e mamma Viviana oggi hanno vissuto una giornata tricolore nel segno dei loro ragazzi: fratelli d’Italia.
Marco RIVA. X. Un essere dell’altro mondo, un Signor X, vagava per Comano Terme con un’armatura da astronauta e una bandiera con la scritta: «Marco Tizza portaci sulla luna». Più che un incitamento, una vera implorazione. Nella canicola trentina, a 35° all’ombra, il signor X (dicono che si tratti di Marco Riva, presidente del club) si atTizza per il 31enne corridore della Bingoal, ma non fa una piega: dev’essere davvero un marziano.
Maurizio EVANGELISTA. 8. È il General manager dell’evento, la figura di raccordo che mette d’accordo tutti, dagli sponsor agli enti territoriali, dal Trentino Marketing (Maurizio Rossini) all’APT Garda Dolomiti (Silvio Rigatti), al pari della Promozione Sport e Turismo della Provincia Autonoma di Trento (assessore, Roberto Failoni). Insomma, tutti fanno la loro parte e il Trentino del Presidente Maurizio Fugatti ne esce in scioltezza come deve uscire: da gigante. Accoglienza e ospitalità, servizi e cura del particolare, da queste parti non sono eccezioni, ma eccellenze, sulle quali puntare. Il Signor X (Marco Riva), il marziano di Marco Tizza, anche lui si è presentato all’appuntamento. Non poteva mancare. Il Signor X è un marziano, ma questo è un paradiso terrestre.