Uno stuzzicante esercizio giornalistico, specie quando si parla di sportivi, è andare a rileggere interviste passate applicando loro il "senno del poi". Dopo che magari a quell'atleta succede qualcosa di importante o raggiunge un traguardo significativo, ricontrollare cosa ci aveva detto tempo addietro e fare raffronti e collegamenti con quanto verificatosi nel frattempo.
Abbiamo compiuto tale operazione con Jonathan Milan. Negli ultimi sei mesi gli abbiamo dedicato due interviste, una a novembre e una a marzo: il soprannome che gli abbiamo attribuito è quello di "Giovane Saggio". Così ci è parso infatti questo marcantonio bujese che a soli 22 anni ha intrapreso il terzo anno nel World Tour e ha già raggiunto vette olimpioniche nel ciclismo su pista.
All'entusiasmo per questo sport che è davvero la passione della sua vita Jonathan aggiungeva l'ambiziosa consapevolezza di voler portare avanti sia strada che pista allo stesso livello, e la lucida saggezza di chi invita genitori e direttori sportivi a far divertire i ragazzini insegnando loro che il ciclismo può sì diventare «il lavoro più bello del mondo» ma non dev'essere per forza tutto nella vita.
In mezzo a tutto ciò, chiedemmo a Jonny se per il 2023 avesse in programma di misurarsi per la prima volta con un grande giro. La sua risposta («Altroché! Ho parlato anche di questo alla Bahrain Victorious») trasudava tutta la sua voglia di tentare il salto di qualità con una corsa da tre settimane. La voglia che ha mostrato e concretizzato a inizio stagione nella seconda tappa del Saudi Tour, e soprattutto ieri nella seconda tappa del Giro d'Italia, a San Salvo, in quella che era la prima frazione in linea in un grande giro della sua vita.
Centonovantaquattro centimetri e ottantacinque chili di potenza e saggezza, gli ingredienti per estrarre dal calderone un velocista di livello mondiale ci sono tutti. Più che "È quasi magia Johnny" come il popolare cartone di qualche annetto fa, in tempi di derby Champions a levarsi al cielo d'Italia è un "Forza Milan" che mette d'accordo tutte le sponde.