Il campionato del mondo di ciclismo Gravel, decollato l'anno scorso a Vicenza, fa prove d'atterraggio sull'Altopiano dei Sette Comuni. Asiago e il territorio circostante rappresentano la destinazione più probabile della seconda rassegna iridata di questa specialità del pedale, che porta le bici da corsa sugli sterrati (previo qualche ritocco nell'assetto) e ha reclutato schiere di proseliti ad ogni latitudine.
L'organizzazione è in capo alla PP Sport Events, la struttura creata e diretta dal'ex professionista Filippo Pozzato. Dopo la prima edizione in assoluto, andata in scena l'8 e 9 ottobre scorsi fra Vicenza e Cittadella e contesa da corridori come Sagan, Van der Poel e Van Avermaet, l'ipotesi più probabile è dunque quella di una replica tutta vicentina.
A sei mesi all'appuntamento Pozzato può contare sul sostegno finanziario della Regione Veneto e spera che anche dai Comuni dell'Altopiano, Asiago in primis, arrivino segnali di interesse concreto.
"Ci sarebbero località alternative, ma io sto facendo di tutto perché il mondiale si tenga ad Asiago – afferma Filippo Pozzato -. E' un comprensorio meraviglioso, con infinite possibilità per quanto riguarda i percorsi, e poi per me sarebbe un po' come giocare in casa. L'anno scorso il mondiale Gravel è stato seguito da tre milioni di telespettatori e 70 mila tifosi lungo il percorso. Ha rappresentato un grande volano economico sul territorio, con un indotto calcolato in oltre 5,2 milioni di euro. Ci sono stati 600 concorrenti, arrivati da 37 Paesi assieme ai familiari, quasi tutti hanno soggiornato nella zona per quel fine settimana. Gli alberghi nel raggio di decine di chilometri da Vicenza e Cittadella avevano il tutto esaurito. Ad Asiago i numeri sarebbero ancora maggiori – prosegue Pozzato - perché quella del 2023 sarà la seconda edizione e l'appuntamento è ancora più sentito dagli atleti, dai team e dal pubblico. Spero che l'Altopiano colga questa grande opportunità, che non so quando ricapiterà da queste parti".
Il campione del mondo in carica è il belga Gianni Vermeersch, della Alpecin Deceuninck. Dopo 190 chilometri, un po' troppo scorrevoli secondo alcuni, ha preceduto l'azzurro Daniel Oss e l'acclamatissimo olandese Mathieu Van der Poel. Nella gara femminile (166 chilometri) la fuoriclasse francese Pauline Ferrand-Prèvot non ha avuto rivali. Con lei sul podio la svizzera Frei e l'italiana Teocchi.
da Il Giornale di Vicenza