«Due anni di squalifica per Mario Vuskovic. È questa la sentenza definitiva emessa il 30 marzo scorso dal Tribunale della Federcalcio tedesca; il difensore dell'Amburgo, fermato a novembre a causa di un test antidoping che aveva riscontrato la presenza di EPO, non è stato salvato dalla controanalisi, che hanno confermato la positività. Il classe 2000, che rischiava fino a quattro anni di sospensione, potrà tornare a giocare dal 16 novembre 2024». Queste le righe che sono state dedicate al calciatore tedesco dell'Amburgo. I giornali italiani o non ne hanno hanno parlato o hanno messo poche righe a margine. Se fosse stato un ciclista, sconosciuto o conosciuto solo nella piccola “parrocchia del ciclismo”, avrebbe sicuramente avuto un trattamento diverso, una paginetta sarebbe saltata fuori. Mi si dirà: i soliti piangina del ciclismo. Io rispondo: il solito modo di fare giornalismo. Dimenticavo: gli allenatori italiani, da anni, raccontano che in Premier League si allenano pochissimo, molto meno che da noi. Poi ci spiegheranno come fanno a correre il doppio di chi gioca in serie A.