“La vita è una questione di scelte giuste o sbagliate che siano, ció che importa è che sia tu a scegliere.”
Ho passato mesi difficili, mesi in cui le scelte che ho fatto sono sempre state sbagliate, in cui non ascoltavo mai ciò che diceva la mia testa, in cui la paura di deludere gli altri era maggiore di tutto di quello che in realtà avrei voluto fare.
Ma ad oggi voglio scegliere io e la mia scelta è quella di cambiare vita.
Sicuramente 17 anni sopra una bici non si dimenticano e di tutti questi anni ricorderò sempre i momenti più belli perché il ciclismo mi ha dato tanto ma anche tolto tanto, forse troppo.
Dopo averci pensato a lungo ho preso questa decisione perché ho capito che non è più il mio sogno.
Queste le parole con cui Gabriele Benedetti ha comunicato su Instagram il suo ritiro, a nemmeno 23 anni (li compirà il 9 giugno).
Promettente cacciatore di classiche, campione italiano Under 23 a giugno 2021 in maglia Zalf, il corridore valdarnese ha vissuto un 2022 difficilissimo da neoprofessionista in Drone Hopper Androni, con appena sei corse disputate e una sola conclusa a causa di una serie di problemi di salute.
Per una particolare coincidenza, nella scorsa puntata del nostro podcast BlaBlaBike il suo illustre concittadino Rinaldo Nocentini gli augurava di poter far decollare la propria carriera. Ieri invece il ragazzo ha deciso di appendere già la bici al chiodo.
A proposito di coincidenze. Sul podio di quei tricolori U23 un anno e mezzo fa, con Benedetti c'era pure Mattia Petrucci, che pochi giorni fa ha annunciato anch'egli il ritiro. Di colpo, due giovani italiani che scelgono di smettere agli albori della loro vita professionistica.