Sono giorni intensi, questi, per Ivan Basso che passa i suoi pomeriggi saltando dalla tv allo smartphone allo schermo del computer per seguire i suoi due ragazzi - Davide Piganzoli e Alessandro Fancellu - impegnati con la nazionale al Tour de l'Avenir.
Due ragazzi che stanno facendo molto bene: anche oggi quarto posto per Piganzoli e quinto per Fancellu, mentre in classifica generale Piganzoli occupa il quarto posto e Fancellu il sesto.
È un Basso evidentemente molto soddisfatto, quello che a tuttobiciweb spiega: «Da qualche giorno ormai è consolidato il valore di Piganzoli, che è un Under 23, e di Fancellu, che è un professionista ma che negli ultimi due anni - per sfortuna e problemi di salute - non è riuscito a far vedere il suo vero valore. I due sono protagonisti in un Tour de l'Avenir che sta proponendo salite storiche, come il Col de la Madeleine oggi e il Col de l'Iseran domani, solo per citarne due. Piganzoli e Fancellu Sono prodotti del nostro settore giovanile e io sono molto orgoglioso perché competono con ragazzi che pedalano nelle formazioni Development del WorldTour. Significa che il nostro progetto funziona, che sta dando frutti e sono molto felice anche perché resteranno con noi e saranno i cardini della Eolo Kometa del futuro».
Una annotazione non da poco, questa...
«In questi anni abbiamo fatto crescere corridori come Juan Pedro Lopez e Carlos Rodriguez che poi ci hanno lasciato perché ancora non avevamo la prima squadra, adesso possiamo dare continuità al nostro progetto, portando i giovani più bravi in prima squadra e continuando a seguire il loro progetto di crescita».
In attesa della tappa conclusiva de l'Avenir, c'è un grazie per...
«Il ringraziamento va in particolare allo staff della categoria Under 23 a cominciare dai tecnici Dario Andriotto e Rafa Gomez che lavorano con impegno in una categoria che non assicura loro grande visibilità ma è di fondamentale importanza per il futuro e per il bene della squadra».