I ciclisti Groupama-FDJ sono ancora bloccati nel Golfo, cinque giorni dopo la cancellazione del Tour degli Emirati Arabi Uniti. Marc Madiot, manager della squadra sta cercando di accelerare il loro rimpatrio facendo appello al Ministero degli Affari Esteri.
Ecco cosa ha risposto Madiot intervistato da Le Parisien.
Per rimpatriare i suoi corridori, ha chiamato direttamente il Ministero degli Affari Esteri?
"Non io direttamente, ma gli amici di La Française des Jeux hanno relazioni di alto profilo e ho chiesto loro di contattare le persone giuste per avvisarli sull'argomento. So che il dipartimento è a conoscenza. So che c'è un intervento e le ambasciate francese e russa stanno lavorando per riportare indietro i ragazzi".
Una situazione complicata da affrontare?
"Sì. La parte più difficile è lo yoyo. Fanno gli esami. Sono negativi e sono convinti che se ne andranno. Improvvisamente, sorge un problema e tutto viene cancellato. Ci viene detto di due potenziali problemi tra i russi, ma nessuno ne sa nulla. I ragazzi sembrano forti, ma si stanno davvero stancando".
Ha capito per quale ragione le altre squadre sono riuscite a partire e voi no?
"No, ma soppeserò le mie parole. Non voglio che un'affermazione errata da parte mia sia usata come scusa per ritardare ancora di più l'orario di partenza".
E' in contatto con i dodici membri della tua squadra?
"Sempre, per telefono o tramite messaggi WhatsApp. Abbiamo riunioni telefoniche ma tutto ciò sta iniziando a diventare pesante per loro".
E' preoccupato per le conseguenze sportive per i corridori?
"Oggi non mi interessa. Avremo tempo di recuperare. Quello che voglio oggi è solo che i ragazzi possano tornare a casa dalle loro famiglie. Sono uomini. Non sportivi".