I PIU' LETTI
VENDRAME: «SONO PRONTO PER IL SALTO DI QUALITA'»
di Giulia De Maio | 28/12/2019 | 08:00

Sudore più sacrificio uguale successo. È questo il motto di Andrea Vendrame, che si appresta a fare il grande salto nel World Tour e a vivere una nuova pagina della sua promettente carriera. Il venticinquenne trevigiano, passato professionista nel 2017 con l’Androni Si­der­mec, ha conquistato l’Oscar tuttoBICI Ma­glia Bianca che premia il miglior professionista Under 25.

Quest’anno Vendramix, così lo ha ribattezzato il diesse Marco Zen ai tempi della Marchiol, ha vinto la quarta tappa del Circuito de La Sarthe e il Tro-Bro Léon, si è piazzato 3° al Gp Larciano, 2° al Tour du Finistère, 2° nella 19a tappa del Giro d’Italia con arrivo a San Martino di Castrozza, 5° al cam­pio­­na­to italiano di Compiano, 4° alla Tre Valli Varesine, solo per citare i ri­sultati più importanti conseguiti, meritandosi un contratto biennale con la Ag2r La Mondiale.

Ricaricate le pile?
«Sì, a inizio novembre sono stato in vacanza a Zanzibar 8 giorni con la mia ragazza Martina. Stiamo insieme da quattro anni, lei non sa molto di ciclismo, ma mi segue e ha in mano le chiavi del mio fans club insieme a una no­stra amica. Tornati a casa ho iniziato la preparazione, che non è diversa rispetto agli inverni passati. La mia tabella prevede palestra con uscita in bici tre3 volte alla settimana e altri tre giorni solo bici da strada. Gianni Faresin, che mi segue negli allenamenti dai tempi del­la Zalf, mi concede un giorno a settimana libero per camminate o andare in mtb. In mezzo ai boschi mi diverto molto. Poi via via ho intensificato il lavoro visto che parto a gennaio con il Tour Down Under».

Il momento più bello di questa stagione?
«La vittoria al Tro Bro Leon è stata una grande quanto piacevole sorpresa. È una corsa stupenda e il fatto di essere il primo italiano a figurare nell’albo d’oro mi riempie d’orgoglio. Purtroppo non ho ricevuto in premio il famoso maialino, con cui ho solo potuto fare una foto dietro al podio. Gli organizzatori ci tengono affinché rimanga dentro i confini bretoni e quindi viene assegnato soltanto al miglior corridore locale. Non conoscevo questa particolarità e quando me lo hanno comunicato sono rimasto pure un po’ contrariato. Peccato perché già me lo immaginavo scorrazzare in giardino».

Quello da dimenticare?
«La tappa del Giro a San Martino di Castrozza: correvo in casa, davanti ai miei tifosi, ci tenevo a far bene e per colpa di problemi al cambio nel finale ho dovuto inchinarmi a Esteban Cha­ves. Un doppio salto di catena nelle fa­si cruciali mi ha rovinato la festa, peccato. Un’altra delusione è stata l’esclusione dalla squadra per il mondiale. Ero all’apice della forma e nella selezione dei 16 azzurrabili di Cassani, che ringrazio per la considerazione, ma purtroppo non sono volato nello York­shire. La maglia della Nazionale l’ho vestita in poche occasioni, ma è sempre speciale».

Oltre a pedalare, che fai nella vita?
«Fino al 16 ottobre scorso, giorno in cui è mancata, gran parte del mio tem­po lo dedicavo a nonna Lidia, per me come una seconda mamma. I miei genitori hanno divorziato quando avevo tre anni, da quel momento mam­ma Nadia mi ha portato a casa di nonna a Santa Lucia di Piave. Sono cresciuto con lei e zio Paolo, che era giudice di gara e mi ha trasmesso la passione per il ciclismo. Alla mattina mi allenavo e nel pomeriggio stavo con lei. Ora che non c’è più, devo ricostruirmi una routine. Mi piace tenermi informato, soprattutto su quanto può tornarmi utile per il mio lavoro. Per esempio leggo libri e articoli su internet dedicati alla preparazione atletica».

E studi francese.
«Oui. Già da qualche tempo ho assunto un insegnante privato con cui svolgo quattro lezioni a settimana da due ore l’una. Cambiando squadra e dovendomi integrare in una realtà internazionale vo­glio farmi trovare pronto, anche dal punto di vista linguistico. Sono mol­to legato alla Francia per via del bronzo conquistato agli europei Under 23 di Plumelec del 2016. Quella esperienza mi ha permesso di scoprire una serie di gare che mi si addicono molto sia come percorsi che come sviluppi tattici, molto più anarchici ed imprevedibili rispetto a quelli delle prove italiane o del World Tour. Oltralpe ho centrato tutte e tre le vittorie ottenute nella massima categoria. Speriamo di continuare così».

Alla Ag2r La Mondiale sarai l’unico italiano.
«Questo non mi spaventa, anzi è proprio quello che volevo. Desideravo staccarmi dal mondo Italia, mettermi alla prova in una realtà estera, globale, con abitudini diverse da quelle di casa nostra. A un primo impatto mi sembra di essere entrato a far parte di un bel gruppo, ho iniziato a scoprirlo il mese scorso in tre giorni di ritiro. I miei primi obiettivi con la nuova maglia s­aranno cercare di migliorarmi e ripagare la squadra della fiducia che mi ha concesso».

Cosa hai imparato alla Androni Si­dermec?
«Grazie a Savio, ai direttori sportivi e a tutta la banda in questi ultimi tre anni ho acquisito un bagaglio culturale dalla A alla Z. Mi hanno fatto crescere dal punto di vista fisico in modo graduale, senza mettermi pressioni, e a livello tecnico. Ho imparato molto dai compagni più “vecchi”, mi hanno insegnato a gestire la corsa, a usare la testa e non solo le gambe. Non posso che essere ri­conoscente per quanto mi hanno insegnato, un grazie è doveroso».

Se non avessi fatto il ciclista...?
«Essendomi diplomato tecnico dei si­stemi energetici probabilmente sarei stato alla scrivania, davanti a un computer, a progettare impianti. Se sono arrivato fin qui nel mondo delle due ruote è merito della mia famiglia, soprattutto di mio zio Paolo, che mi ha sempre seguito fin da piccolo, e dei vari tecnici che mi hanno cresciuto negli anni, tra i quali merita una menzione speciale “Ciano” Rui».

Caratterialmente che tipo sei?
«Sono un ragazzo tranquillo, che cerca sempre di avere il sorriso sulle labbra. A volte sono un po’ lunatico, ma cerco di non darlo troppo a vedere. Un altro ag­gettivo che ben mi rappresenta è motivato, quando mi pongo un obiettivo non ci voglio andare tanto distante».

E come corridore come ti descriveresti?
«Mi difendo sulle salite medio-brevi e negli sprint di non più di 50/60 corridori, per il resto devo ancora capire al 100% come orientarmi. Prediligo le corse di un giorno e le classiche, ma non mi pongo limiti. Nello sport può succedere di tutto, prendi Wiggins che dall’essere un numero uno della pista ha vinto il Tour. Tra i ciclisti del passato mi piace molto Oscar Freire, del presente invece Philippe Gilbert».

Come hai cominciato?
«Da bambino correvo avanti e indietro sul giardino di casa della nonna con una piccola bici, Giorgio Da Re che lavorava come postino ed era l’allenatore dei giovanissimi della squadra del paese mi vedeva ogni volta che veniva a consegnarci la posta, così mi ha proposto di gareggiare. Prima avevo provato altri sport, tra cui il calcio e il judo, ma nessuno mi aveva davvero conquistato. Ho iniziato a correre da G1 con la SC Santa Lucia e alla prima gara ho subito vinto. Ricevere la coppetta mi ha convinto che il ciclismo era bellissimo. Fisicamente ero piccolino e non c’era una bici della mia misura: per farmi arrivare coi piedi alle gabbiette Giorgio escogitò il piano di farmi usare le scarpette da calcio che con i tacchetti mi facevano sembrare più alto. Da G2 ho svoltato passando alle tacchette da bici (ride, ndr)».

Un argomento a cui sei particolarmente sensibile è la sicurezza stradale.
«Nel 2016 in allenamento, mentre pedalavo a 30 km/h, una macchina che procedeva in senso opposto mi ha tagliato la strada e investito. Nell’im­patto ho disintegrato la parte destra del viso, riportando diverse fratture al volto, di cui porto ancora i segni. Ho vissuto sulla mia pelle la violenza stradale, quando vedo al volante gente distratta o sento qualcuno che insulta i corridori mi colpisce nel vivo. Tanti non capiscono che quando siamo sulla strada noi stiamo lavorando. Devono rispettarci: purtroppo nel no­stro Paese il rispetto non c’è, le regole stradali non vengono considerate e le piste ci­clabili sono inadeguate. Con­fron­tandoci con tanti altri Paesi siamo in­dietro come Stato, chi sta so­pra di noi dovrebbe svegliarsi».

Il tuo sogno nel cassetto?
«Correre il Tour e vincere una tappa. Considerate le mie caratteristiche mi piacerebbe anche essere competitivo in classiche tipo l’Amstel, la Freccia Vallone e la Sanremo».

da tuttoBICI di Dicembre

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Sono bici divertenti, presenti in città ma soprattuto nelle località di mare in cui muoversi con la bici diventa un vero spasso, insomma, vi sto parlando delle Fat e-Bike, bici...

Continua anche per il 2024 la partnership tra Alé, il celebre produttore veronese di abbigliamento da ciclismo di alta qualità e la UCI Track Champions League. Per l’evento Alé produrrà...

Quattro anni dopo aver fatto sensazione con i suoi primi occhiali intelligenti EVAD-1, JULBO ritorna con una nuova generazione ancora più innovativa: gli EVAD.2. Progettati per gli sportivi più esigenti che...

Solo la perfetta fusione tra tradizione e innovazioni tecnologiche può generare una meraviglia e questo è quello che accade oggi in occasione dei 70 anni di storia del marchio Colnago....

In vista delle feste il Centro Ricerche Mapei Sport ha preparato un grande regalo per gli sportivi: un nuovo servizio medico per gestire infortuni e patologie in acuto in tempi rapidissimi.Si tratta...

Siamo alla terza generazione e le nuove MAXXIS High Road III puntano decisamente al vertice della categoria road. Queste nuove coperture, interamente ripensate, portano ai massimi livelli quanto fatto già...

Nuove e affascinanti colorazioni accompagnano la nuova Dogma F1, un prodotto decisamente intrigante che rende disponibili le prestazioni elevate della serie F ad un pubblico più vasto. Nuove ...

ALÉ, il marchio di proprietà di A.P.G., ha rinnovato la sua partnership con la FFC, la Federazione Ciclistica Francese. In qualità di partner ufficiale e fornitore di abbigliamento tecnico della...

Unlimited Jacket è un prodotto pensato da Castelli per chi pratica gravel e non vuole mai fermarsi, anche quando le temperature cessano di essere invitanti. Questa giacca viene realizzata con...

Dopo tre anni di sviluppo e test sui campi di gara insieme a Lorena Zocca e Mirko Tabacchi, arriva sul mercato Navene, la nuova leggerissima sella proposta da Alpitude, azienda...

Dual Sport+ è l’e-bike pensata da Trek per tutti i ciclisti che sognano un mezzo versatile, leggero e dotato di una buona autonomia, insomma, la bici ideale con cui spostarsi...

SHIMANO e l’International Mountain Bike Association Europe (IMBA Europe), un collettivo che mira a far crescere il mountain biking promuovendo lo sport come accessibile, inclusivo e sostenibile dal punto...

I due capi che vi presento oggi sono la Equipe R Spring Fall LS Jersey S11 e l’equipe R Spring Fall Bib Short S11 fi-rmati da Assos, due prodotti che...

Pinarello, il marchio italiano di biciclette ad alte prestazioni, e Zwift, la piattaforma globale di fitness online per ciclisti, hanno svelato la loro ultima collaborazione nella vita reale che vede...

La nuova collezione di abbigliamento invernale prodotta da Campagnolo vi permette di raggiungere le performance prefissate in un bilanciato comfort termico e con tutto l’iconico stile del marchio. Si tratta...

Pinarello ha svelato le nuove caratteristiche colorazioni per la gamma NYTRO E, X Series e Crossista F, opzioni raffinate per il 2025 che potenziano e rinnovano l’estetica di queste bici.I...

Il nuovo dispositivo Bryton Rider S510 nasce direttamente dagli standard di eccellenza della Serie S e si tratta di un dispositivo ricco di funzionalità e davvero molto semplice da usare....

Il modello ROADR 900 lo abbiamo visto diverse volte indossato dagli atleti del Decathlon Ag2r La Mondiale Pro Team, occhiali eleganti e performanti che oggi vi propongo una una sontuosa...

Un accordo strategico quello siglato da Imatra e Garmin Connect per facilitare la produzione di Imatra Coin. Ora gli utenti potranno salvare le proprie ride registrate tramite il dispositivo Garmin...

Unire l’esperienza nell’innovazione tecnologica alla competenza nel campo della formazione, insieme al know-how maturato grazie alle attività imprenditoriali sul territorio: è questo il punto di partenza da cui nasce il...

Si parla di sterrato, ma quale specialità praticate? Cross Country, Trail, Enduro o Downhill? Vi serve più trazione o cercare velocità di rotolamento? Per tutte queste domande, una per volta,...

Visti i tempi sembra davvero difficile riuscire ad indossare l’outfit giusto per queste giornate autunnali, volte troppo fresche, in altri casi insolitamente calde e variabili. Le tecnologie proprietari di Q36.5®...

Zwift, la celebre piattaforma di fitness online per ciclisti lancia oggi 7 novembre la Zwift Camp: Baseline, un programma di formazione totalmente incentrato sulla determinazione del proprio stato di forma...

La nuova Pulsium lanciata da Lapierre in questi giorni è un progetto audace e moderno, una nuova bici da endurance dedicata non solo ai professionisti o ai ciclisti più esperti,...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




I due capi che vi presento oggi sono la Equipe R Spring Fall LS Jersey S11 e l’equipe R Spring...
Visti i tempi sembra davvero difficile riuscire ad indossare l’outfit giusto per queste giornate autunnali, volte troppo fresche, in altri...
di Giorgio Perugini
I moderni impianti frenanti riescono ad offrire prestazioni davvero incredibili tanto da aver richiesto un nuovo stile di guida per...
di Giorgio Perugini
Topeak ha recentemente inserito nel suo vasto catalogo il supporto per bike computer UTF Multi-Mount PRO, un prodotto ben realizzato che...
di Giorgio Perugini
Realizzare capi con lana merino non è affatto semplice se la loro destinazione d’uso è quella sportiva, motivo per cui...
di Giorgio Perugini
Perfetta per l’estate e comodissima anche per rullare in pieno inverno, la maglia Blade Flower di Northwave è il classico...
di Giorgio Perugini
Un occhiale per ogni situazione può essere la scelta giusta, a patto che si tratti di un prodotto di qualità...
di Giorgio Perugini
Specialized ha posizionato la Tarmac SL8 all’apice della sua collezione racing, una bici che a quasi un anno dal suo...
di Giorgio Perugini
Astral X è il nuovo occhiale superleggero prodotto da Rudy Project, un occhiale moderno sotto ogni punto di vista e...
di Giorgio Perugini
Ora che è realtà, si capisce quanta forza Pogačar abbia messo in questa folle ( almeno per noi ) rincorsa...
di Giorgio Perugini
Se volete mettere nell’armadio una maglia e un pantaloncino per pedalare davvero bene lungo questa calda estate, vi consiglio di...
di Giorgio Perugini
Il classico borsello sottosella prende nuova vita grazie agli specialisti di Topeak ( marchio distribuito da Ciclo Promo Components ) e nella...
di Giorgio Perugini
Verticale SLR viene presentata oggi e Wilier non ne fa mistero, infatti, questa bici è per l’azienda una bici da...
di Giorgio Perugini
Itaca, la nuova creazione targata MCipollini, nasce per l’endurance e va a completare l’offerta del marchio rappresentandolo nel migliore dei...
di Giorgio Perugini
La nuova Dogma F conferma quanto nel DNA Pinarello sia di rigore combinare prestazioni incredibili, tecnologia all'avanguardia e bellezza estetica,...
di Giorgio Perugini
Il modello Egos è uno di quelli utilizzati dal Team Bahrain Victorius, un casco destinato alle massime competizioni in cui...
di Giorgio Perugini
La maglia Ombra di Santini è stata pensata per essere un capo unisex e viene realizzata con tessuti Polartec®, Power...
di Giorgio Perugini
Gli zaini idrici di Thule hanno dimostrato negli anni di avere un qualcosa di speciale, merito di una visione aziendale...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy