Vincenzo Nibali è felice della nuova avventura che inizia con la Trek Segafredo, ma nel ritiro siciliano del team scorgiamo un velo di malinconia nei suoi occhi. E lui non esita a spiegarcene il motivo: «Ieri Rosario Costa avrebbe compiuto 18 anni... In questi casi mancano le parole, sicuramente avrebbe meritato di celebrare questo anniversario con una grande festa, con tutte leggo persone che gli vogliono bene, invece... Le strade continuano ad essere pericolose e a mietere vittime, anche tra i ciclisti. C’è troppa fretta. Siamo sempre tutti troppo di corsa e ci scordiamo quali sono le vere urgenze della vita».
Tragedie come quella di Rosario (l’immagine è opera di Filippo Mazzullo) investito da un camion mentre pedalava, e come le tante - troppe - che raccontiamo ogni giorno devono finire: pedalare dev'essere un diritto garantito per tutti, per chi si allena e per chi va a comprare il pane, per chi si gode la natura e per chi va a lavorare. Serve una legge, serve rispetto. Lo dobbiamo a Rosario e a tutti coloro che sulla strada hanno perso la vita.