I PIU' LETTI
MAGNALDI, LA DOTTORESSA CHE PEDALA
di Giulia De Maio | 30/09/2019 | 07:29

In appena due stagioni da élite ha già fatto parlare di sé, affermandosi tra le migliori cicliste azzurre. Erica Magnal­di sta scalando molto velocemente le classifiche del ciclismo che con­ta, si è stabilizzata nelle posizioni di testa soprattutto quando si gareggia su percorsi duri e con tante salite. Quando la strada sale, infatti, la cuneese del team WNT Rotor si sente a casa, come quando fino a pochi anni fa metteva gli sci ai piedi. Erica sognava una carriera da professionista e la nazionale nello sci di fondo, invece ha trovato l’azzurro nel ciclismo. L’anno scorso è stata la migliore italiana sullo Zoncolan al debutto al Giro Rosa, ha conquistato la sua prima convocazione in nazionale e ha vinto anche la sua prima me­daglia ai Giochi del Mediterraneo, do­po aver ottenuto tanti successi da dilettante nelle Granfondo ed essersi concentrata sugli studi in Medicina. In questa stagione si sta confermando tra le atlete più interessanti del panorama internazionale, tanto che al Giro Rosa ha chiuso nella top ten. Il ciclismo l’ha scoperto tardi ma lo sport delle due ruote le sta dando tanto. E pensare che quando era una sciatrice nemmeno le piaceva l’allenamento in bici. Preferiva la corsa o gli skiroll. Ora non può farne a meno.

Come hai scoperto le due ruote?
«In famiglia la passione c’è fin da quan­do ho memoria. Papà Fulvio ha sempre pedalato, contagiando mamma Lucia e mio fratello, che ha corso tra i dilettanti. Forse per quello da piccola ho voluto dedicarmi ad altro. Ho iniziato a sciare già all’età di tre anni e a sei ho fatto le prime gare. Nelle categorie giovanili ho ottenuto buoni risultati a livello nazionale e anche internazionale. Il mio grande sogno era diventare una fondista professionista. Pur­troppo il problema del fondo è che hai quattro anni per entrare in un gruppo sportivo, tra i 16 e 19 anni. Se non riesci a farlo in quel periodo, quando è troppo presto vista l’età, sei praticamente tagliato fuori, a meno che non ti ritrovi in na­zio­nale oppure almeno aggregato. È im­pensabile presentarsi al via delle gare di Coppa Italia pagandoti i viaggi da sola e preparandoti anche gli sci. Ero aggregata al Centro Spor­tivo Eser­cito a 18 anni, purtroppo nella stagione successiva andai male perché avevo sbagliato la preparazione, arrivando alle gare troppo allenata e con aspettative esagerate. A quell’età, però, se sbagli una stagione, resti tagliato fuori, come è accaduto a me. A 19 anni ho dovuto quindi accantonare il sogno del professionismo e mi sono iscritta a Me­di­cina. Quando ho smesso, ho pensato di continuare a sciare solo per passione, non volevo più vivere lo stress delle gare».

Hai resistito poco.
«Esatto (sorride, ndr). Amo troppo lo sport agonistico, la competizione, così dopo un mese mi sono iscritta alle pri­me cronoscalate. L’adrenalina delle ga­re mi piace troppo. Poi quando fai sport già da bambino, non puoi vivere senza l’adrenalina della gara, che sia di fondo o ciclismo. Passata alle granfondo con il team De Rosa Santini mi so­no appassionata sempre di più e man mano ho macinato sempre più chilometri. Al terzo anno di facoltà ho ricevuto le prime proposte da team élite, che ho rifiutato preferendo continuare con lo studio. Dovevo frequentare le lezioni otto ore al giorno: già con le granfondo ho dovuto affrontare mille sacrifici, al­lenandomi spesso alle cinque di mattina prima di andare all’università. Per questo motivo, nelle mie prime stagioni gareggiavo sempre sui percorsi me­di, poi lentamente ho sfruttato il lavoro fatto nelle stagioni precedenti e ho affrontato quelli lunghi. La voglia di mettermi alla prova tra le élite, però, mi è sempre rimasta anche perché non è un’occasione che capita tutti i giorni e se volevo provarci dovevo farlo prima che fosse troppo tardi. Così, siccome all’ultimo anno di Medicina le lezioni terminano a dicembre, poi ci sono solo esami, ho pensato che fosse giunto il momento giusto per fare questo passaggio, dando gli esami tra una gara e l’altra. In più avevo perso un po’ di stimoli nelle granfondo, dove purtroppo eravamo sempre poche donne al via. Sono molto competitiva e avevo voglia di mettermi alla prova a un livello più alto».

A fine 2017 accetti la sfida della BePink.
«Grazie a Walter Zini e a tutta la squadra ho imparato a conoscermi come ci­c­lista e sono migliorata ulteriormente, ambientandomi in un mondo completamente diverso da quello da cui arrivavo. Per me era tutto nuovo, an­che quelle piccole cose che loro co­no­sce­vano e davano per scontate come prendere una borraccia al rifornimento. Alle pri­me gare, vedendo le migliori andare fortissimo, pensavo di non essere in gra­do di reggere il loro ritmo. In­vece ho scoperto di poter tenere in salita e poter dire la mia. L’anno scorso mi sono messa alla prova al Giro d’Italia. La corsa più bella e dura di tutte. Non ero abituata a correre così tanti giorni di fila. Sono contenta che quest’anno siamo partiti dal mio Piemonte e sono riuscita a migliorarmi, chiudendo decima dopo il 13° posto finale di un anno fa. Tornando al 2018, è stato fantastico conquistare la top ten a La Course by Le Tour, ma soprattutto essere convocata in Nazionale per i Giochi del Me­di­terraneo e per i mondiali di Inn­sbruck. Quando mi hanno consegnato il borsone con l’abbigliamento della nazionale, sembravo una bambina che scarta i regali davanti all’albero di Na­tale. Già solo la convocazione rappresentava per me un grande traguardo, figuriamoci la vittoria della medaglia di bronzo ai Giochi del Mediterraneo. Sa­pevo che l’Inno di Mameli non era suonato per me ma per Elisa Longo Bor­ghini che aveva vinto, però ritrovarmi su quel podio con una medaglia, con la maglia azzurra nella mia prima gara con la Nazionale, ho provato davvero una grande emozione. La mia arma vincente? Forse la freschezza. Sto no­tando che molte ragazze arrivano alla mia età correndo ormai da 15 anni e iniziano ad essere un po’ stufe, invece io ho tanta voglia. Per fare sempre me­glio ce la sto mettendo tutta».

Ciclista, ma prima di tutto dottoressa da 110 e lode.
«Sì. Il 25 ottobre 2018 presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Torino mi sono laureata con una tesi in Pediatria presso il reparto di Endo­cri­nologia Pediatrica con una tesi sui di­sturbi elettrolitici nei bambini. Con­ciliare bici e studio non è stato semplice, ma sono riuscita a organizzarmi al meglio. Attualmente sono iscritta a un master online in nutrizione sportiva. Mi piace informarmi, tenermi aggiornata, leggere. Seguo alcuni atleti a livello nutrizionale, anche se il tempo al mo­mento è limitato. Per stare bene è importante avere delle corrette abitudini alimentari, più che di dieta mi piace parlare di un piano sostenibile che la persona riesca a seguire nella vita di tutti i giorni. In futuro mi piacerebbe aprire - insieme al mio fidanzato Dario Giovine, dilettante della Viris Vigeva­no e mio preparatore - un centro rivolto agli sportivi. Lui si occuperebbe del­la preparazione, io degli aspetti medici e nutrizionali. Quando finirà questa pa­rentesi della mia vita da atleta vorrei specializzarmi in Medicina dello sport. Per chiudere il cerchio».

Le tue ambizioni per il finale di stagione?
«Dopo un periodo in altura a Sestriere, un posto che amo non lontano da casa, sono tornata in gara a Plouay, poi ho fatto Giro di Toscana e Tour de l’Ardèche. Per il mondiale non sono stata convocata, ma il ct Salvoldi non poteva decidere diversamente perché il percorso era abbastanza facile. L’ultimo appuntamento a cui punto è il Giro dell’E­milia a inizio ottobre. L’arri­vo sul San Luca mi piace molto. Sarebbe bello chiudere la stagione con una bella vittoria da dedicare alla WNT Rotor. In questo gruppo mi tro­vo bene, mi ritengo fortunata. La squadra mi ha sostenuto, offrendomi un calendario adatto alle mie caratteristiche, un bell’ambiente con compagne e staff, tutti gli strumenti necessari per ben figurare in corsa. Complessi­va­men­te per il team è stata una stagione mol­to positiva, per essere il nostro pri­mo anno a questo livello possiamo ritenerci soddisfatti, anche se l’ambizione è quella di migliorarci sempre di più».

da tuttoBICI di settembre

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Per il quarto anno consecutivo e fino al 2027 le maglie di classifica del Tour of the Alps, la gara Euroregionale UCI Pro Series, che si svolgerà dal 21 al...

È grazie a 4Guimp che arrivano in Italia le selle automodellanti prodotte da Reform, marchio canadese già vincitore di importanti premi internazionali come l’Interbike Innovation Award. Automodellanti, avete capito bene,...

Nimbl e RCS Sports & Events annunciano una nuova partnership con il lancio di una scarpa in edizione limitata dedicata al Giro d’Italia. Questa collaborazione rappresenta l’unione tra due eccellenze...

Colnago stupisce ancora e presenta l'ultima evoluzione della serie V: la Colnago V5Rs. Il team di Colnago ha potuto lavorare su una base già solida, visti i tanti successi ottenuti...

La maglia Gregarius Pro Made in Italy e la maglia Damask sono due prodotti che rappresentano con assoluta maestria l’eccellenza tipica dell’artigianalità italiana, un vanto per noi tutti ma anche...

Caracal è lo pneumatico tubeless ideato e prodotto da Hutchinson per completare la propria gamma gravel e si tratta di un prodotto davvero molto interessante che può affrontare diversi tipi...

Specialized alza il livello della performance trail con le nuove Traverse SL II Hydra 2, ruote in carbonio progettate per i rider che cercano la combinazione perfetta tra leggerezza, controllo...

Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto unico nel panorama internazionale e sono state pensate e realizzate...

Il 2025 per MAXXIS è un anno a tutto gravel! Dopo aver messo a punto la collezione l’estate scorsa con i nuovi Reaver, la rivoluzione pensata e applicata dal marchio...

Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese avete davvero molto scelta in questo momento, infatti, il mercato...

Nel panorama ciclistico professionistico non esistono realtà più uniche, divertenti e innovative di quella della Unibet Tietema Rockets. Da quest’anno è entrato a far parte di questo magico mondo anche...

Dopo aver lanciato lo scorso anno la Nago R4 PAS 3DMSS, la prima sella Prologo ultraleggera con cover multi settore stampata interamente in 3D, l’azienda italiana amplia la propria gamma...

Taipei Cycle si conferma una fiera di calibro mondiale e anche nel 2025 non ha tradito le attese. Tra le belle novità troviamo sicuramente un grande prodotto italiano, ovvero il...

Oggi Trek ha presentato una nuovissima vernice Project One ICON Chroma in collaborazione con Shimano, che celebra gli iconici gruppi Dura-Ace del marchio. Per decenni, la componentistica DURA-ACE ha abbellito...

Garmin ha appena presentato Varia™ Vue, la prima luce frontale da 600 lumen dotata di videocamera frontale 4K per salvare automaticamente le clip in caso di rilevamento di incidente. Quest’ultimo dispositivo...

Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la scelta finale a mio avviso resta molto personale, almeno per...

Ogni novità immessa mercato ha certamente il suo peso e merita attenzione, ma quello che viene generato dallo Specialized Science Club ha sempre la stessa caratteristica: spaziale! È con grande...

Dopo aver scritto capitoli importanti nel ciclismo moderno con selle e scarpe profondamente innovative e performanti, Fizik amplia la propria impronta nel nostro sport introducendo una nuova e completa gamma...

Nella nuova collezione Primavera-Estate 2025, così come accade da qualche anno,   è proprio nella linea R-EV1 che possiamo trovare i capi più orientati alle performance, indumenti in cui ALÉ...

Il Giro delle Fiandre è terreno di caccia per Tadej Pogačar e lo sarà ancor più domani dopo la recente Milano Sanremo. Domani il Team UAE Emirates-XRG torna in gara...

Lo abbiamo visto in gara e ben osservato quando indossato dai vari atleti dell’EF Education Easypost Pro cycling Team, ma oggi possiamo finalmente toccarlo con mano visto che è ufficialmente...

Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è da tenere in grande considerazione. I suoi plus? Enorme versatilità,...

Salvatore Grimaldi, Presidente e proprietario di F.I.V. Edoardo Bianchi S.p.A., ha nominato Alberto Cavaggioni nuovo Direttore Generale e Amministratore Delegato di Bianchi, con decorrenza da lunedì 17 Marzo 2025. Milanese,...

La decisione di Lidl-Trek di correre con la trasmissione 1x RED XPLR AXS di SRAM non era nemmeno nell’aria quando il responsabile del supporto tecnico del team Glen Leven ha...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
di Giorgio Perugini
Oggi Castelli Cycling presenta con orgoglio la sua famiglia Gravel, professionisti e non della ghiaia con cui il marchio condivide...
di Giorgio Perugini
Chi pratica molti sport sa quanto sia utile possedere elementi in grado di coprire al meglio diverse attività sportive, un...
di Giorgio Perugini
Se non vi serve una grande impronta a terra ma vi basta un copertone veloce ed in parte poliedrico per...
di Giorgio Perugini
Il periodo dell'anno che stiamo affrontando richiede l’utilizzo di abbigliamento caldo, protettivo e dotato di ottima traspirabilità, caratteristiche che possiamo...
di Giorgio Perugini
Per quanto mi riguarda sono tra gli occhiali migliori del momento e anche quelli più sfruttati da Tadej Pogačar durante...
di Giorgio Perugini
Revolution in ordine di tempo è l’ultima novità road prodotta da Northwave e vi anticipo che si tratta di un...
di Giorgio Perugini
Il fenomeno dei furti limita il vostro desiderio di acquistare una bella bici? Male, oggi esistono diversi dispositivi per rendere...
di Giorgio Perugini
Potremmo spendere mille parole su Protone,   probabilmente  uno dei caschi più apprezzati di sempre, un prodotto sfruttatissimo dal team...
di Giorgio Perugini
Gravel o road? Quanti dubbi, dubbi che potete semplificare ed eliminare del tutto sfruttando una...
di Giorgio Perugini
Nelle uscite gravel ci sono molte cose che restano indelebili come i panorami, lo sterrato, i sentieri inesplorati, ma anche...
di Giorgio Perugini
I due capi che vi presento oggi sono la Equipe R Spring Fall LS Jersey S11 e l’equipe R Spring...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy