Mauro Finetto è tornato alla vittoria nell’ultima tappa della Settimana Internazionale Coppi & Bartali e ora vuole continuare ad essere protagonista al Giro di Sicilia. Il 33enne di Tregnago (Vr) a segno a Sassuolo dopo il successo in maglia azzurra punta ad alzare le braccia al cielo con la divisa della Delko Marseille.
«Dopo un anno in cui ci ero andato vicino tante volte, mi mancava la vittoria. E poi che bello vincere in Italia. Ormai sembrava una barzelletta, in carriera avrò raccolto mille piazzamenti, ma mi scocciava non essere ancora riuscito ad andare a segno nel mio Paese. Mi ha gasato molto il modo in cui ho ottenuto questo successo, sono andato via in discesa e il finale è stata pura adrenalina. La dedica è per la mia famiglia, che ne ha passate tante in questi ultimi anni e non mi ha mai fatto mancare il suo supporto. Quel giorno a Sassuolo era presente mio nipote Alberto, il figlio di Alessio, il mio fratello più grande. È venuto a vedermi alla partenza con mamma, ha seguito tutta la tappa tramite Radio Corsa e all’arrivo è stato felicissimo di vedermi arrivare davanti a tutti. In particolare è per lui» racconta ripensando alla corsa organizzata dal Gs Emilia.
E guardando avanti a sè: «Ora in Sicilia ci sono un paio di tappe mosse adatte alle mie caratteristiche. Sto bene quindi vorrei dare un altro “colpetto” anche qua, prima del Tour of Turkey in cui butterò un occhio alla classifica generale. Per quest’anno non mi sono prefissato obiettivi specifici, la mia ambizione è vincere il più possibile, ben figurare in tutte le corse adatte alle mie caratteristiche».
Prima di volare in Turchia, quale sfizio culinario si toglierà? «Sono uno più da salato che da dolce. Al cannolo posso resistere, a un buon panzarotto no».