Caro Direttore,
questa volta, e a maggior ragione dopo aver letto il tuo magnifico editoriale (CLICCA QUI), voglio accomunarti a chi rimane... fedele nei secoli. Non fraintendermi: non ad un appartenente alla Benemerita Arma dei Carabinieri, ma... a BABBO NATALE. Vale a dire a chi puoi ben ritenere un AMICO VERO e SINCERO per tutta una vita, ed una impareggiabile ed illuminata (d'intelligenza vivissima, non c'entrano le luminarie Natalizie) fonte di GIOIA e di ISPIRAZIONE. Nel nostro caso... non di natura sacra, ma CICLISTICA.
Dunque, Caro Direttore e al contempo Carissimo Babbo Natale, vi scrivo questa letterina per chiedervi un paio di regali che possano essere - almeno a mio avviso - veramente utili al ciclismo, e non destinati ad essere trascurati o mestamente riciclati.
Se potete (anche voi so che avete un capo esigente ed autoritario alquanto), portatemi/ci in dono la sicurezza. Saremo anche birbanti e indisciplinati, ma non credo che sol per questo meritiamo di essere menomati, mutilati od addirittura accoppati mentre andiamo in bici. Credete, non è proprio bello uscire di casa per un giro sul nostro "cavallo d'acciaio" come se si dovesse... andare al fronte. Sono certo che le leggi ci sono per non essere una sorta di bersaglio dei nostri amici auto-motorizzati, e soprattutto perchè la prepotenza del "più grosso" rimanga di fatto impunita: trovaci e mandaci qualcuno che abbia la volontà, la forza e il buon senso perchè il nostro “ciao” quando s'inforca la bici non diventi un “addio”.
Se non fosse di per se stesso già ricompreso, direi naturalmente, nel dono della Sicurezza, per favore vedete di portarmi/ci anche come regalo il rispetto per il ciclista e per il ciclismo. In particolare per chi ha avuto il coraggio di farne un lavoro e una ragione di vita. Dedicandogli, come recita anche una bella canzone, "...i migliori anni della nostra vita". Non so se sbaglio, e se qualcuno ha opinioni diverse me lo dica senza tanto riguardo, ma continuo ad avere la sgradevole sensazione che, nei... "posti che contano" istituzionalmente, quando si parla di ciclismo, della pratica e dello Sport del Ciclismo, emerga una sorta di fastidiosa supponenza, se non addirittura di irritante compassione. Insomma,... sì, va bene..., però i Ciclisti hanno fatto questo, il Ciclismo ha avuto quest'altro, è uno Sport che agonisticamente ha avuto e ha delle ombre più che delle luci, il Ciclismo non attira più gli sponsor perchè è successo così e cosà... e via blaterando.
A questo giochino io proprio non ci sto. Anche se dovrei essere più buono, pur sforzandomi non ci riesco. E sono sicuro che, se tu Direttore unisci le tue forze con quelle (ben superiori, non me ne volere ma così è!) del tuo Collega e Amico Babbo Natale, possiamo confidare che non sia mera illusione quella di avere in dono la considerazione e il rispetto, sotto ogni profilo, che anche la disciplina ciclistica merita. Non da ora, ma da lungo tempo.
Fuori dai denti, non siamo figli di un Dio minore. Proprio adesso che è Natale auguriamocelo sinceramente.
E allora, BUON NATALE a tutti.
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