Tutte le associazioni, titolari o non titolari di P.IVA, devono effettuare la Certificazione dei compensi a qualunque titolo erogati a collaboratori nel corso dell’anno da poco concluso.
Quali compensi devo certificare?
Ogni tipologia di compenso deve essere certificato:
• compenso sportivo (sia entro il vecchio limite di 7.500,00€ che oltre tale soglia)
• compensi pagati a professionisti titolari di Partita iva (anche soggetti nel regime dei minimi)
• compensi soggetti a ritenuta d’acconto
• collaborazioni occasionali
• lavoratori subordinati
Come funziona la certificazione?
Dovete consegnare ad un intermediario abilitato (commercialista o consulente del lavoro) le ricevute di pagamento o le fatture che avete pagato, eventualmente assieme agli F24 che avete versato per la ritenuta d’acconto. Il vostro consulente si occuperà di Certificare tali somme.
Quali sono i termini?
Entro fine febbraio si devono certificare i compensi sportivi, le collaborazioni occasionali e tutti gli importi soggetti a ritenuta d’acconto.
Solo i soggetti con P.IVA, anche in regime forfettario o dei minimi, godono di un rinvio che coincide con la presentazione del successivo Modello 770 che dovrà essere trasmesso da un intermediario a ottobre 2018.
Non vi sono particolari novità del 2018 rispetto al 2017 da segnalare, la data di consegna ai soggetti interessati si conferma posticipata al 31 marzo 2018.
Non ha invece subito variazioni il termine per l’invio telematico della dichiarazione all’Agenzia delle Entrate che rimane al 7 marzo 2018.
Si ricorda che si devono certificare solo i compensi pagati nel 2017, quindi se a gennaio 2018 avete erogato una somma di competenza del 2017 questo importo dovrà essere certificato l’anno prossimo poiché saldato nel 2018.
Per ogni certificazione omessa, tardiva o errata viene emessa una sanzione di 100€, a condizione che le ritenute siano state versate, altrimenti si dovranno conteggiare anche le sanzioni per l’omesso versamento delle ritenute
dottor Umberto Ceriani
www.consulenza-associazioni.com