Citando la normativa indicata dal DL 136/2004 “Il CONI è l’unico organismo certificatore dell’effettiva attività sportiva svolta dalle società e dalle associazioni sportive dilettantistiche.”
Il Registro è costituito da due sezioni, una generale il cui accesso è consentito a tutti ed una analitica la cui consultazione è riservata agli utenti iscritti al sito. Le ASD, in seguito all’iscrizione alla federazione Sportiva Nazionale o Ente di promozione Sportiva, devono procedere entro 90 giorni all’iscrizione nel registro indicando i dati dell’ente e quelli del legale rappresentante oltre a fornire precisazioni in merito alle discipline sportive praticate ed altre informazioni di dettaglio.
L’iscrizione annuale al CONI coincide di norma con l’iscrizione all’FSN o EPS di riferimento, è quindi necessario al termine di ogni anno sociale (sia che coincida con l’anno solare oppure con l’anno sportivo) effettuare il rinnovo dell’affiliazione e soprattutto scaricare il Certificato di Affiliazione al CONI, documento fondamentale unitamente al Modello EAS in caso di verifica.
L’Art 7 del DL 136/2004 prevede che tutte le agevolazioni fiscali previste dalla normativa (dalla detassazione dei ricavi ai compensi sportivi ad esempio) si applicano solo se le ASD o SSD sono in possesso del riconoscimento sportivo rilasciato dal CONI “quale garante dell’unicità dell’ordinamento sportivo nazionale”.
Si ricorda che in mancanza di tal riconoscimento, ossia in mancanza dell’iscrizione al registro CONI, gli enti non potranno beneficiare delle agevolazioni fiscali previste per le ASD e SSD.
Si consiglia vivamente di stampare annualmente il Certificato che trovate sul sito http://www.coni.it/it/registro-societa-sportive.html in quanto non è disponibile una banca dati dei Certificati degli anni precedenti ed in caso di verifica fiscale sarà molto difficile dimostrare che l’associazione era correttamente iscritta sul portale.
Una novità di rilevante importanza è la delibera CONI 1566/2016, integrata dalla successiva 1568/2017, che stabilisce per la prima volta quali discipline a partire dal 1 gennaio 2018 saranno considerate attività sportive e quali invece non lo saranno più (ad esempio Yoga e Pilates non sono più considerate attività sportiva e non potranno godere delle agevolazioni).
Sono ora 358 le discipline considerate sportive e quindi tutelate dal CONI, le attività che non rientrano nell’elenco saranno cancellate d’ufficio dal Registro e non potranno più godere di alcuna agevolazione, trasformandosi in semplici associazioni non profit come gli enti culturali.
dottor Umberto Ceriani
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