È stata una Granfondo Alberobello Murge dall’alto gradimento e dalle infinite emozioni che solo una città come Alberobello (una delle tante culle del ciclismo pugliese) è riuscita a regalare all’insegna del Rosa, il colore predominante in questi giorni nella città alberobellese già addobbata a festa per il grande evento targato Giro d’Italia nella giornata di venerdì 12 maggio (settima tappa con partenza da Castrovillari in Calabria).
Alla presenza di Michele Longo (sindaco di Alberobello), Pietro Susca (assessore allo sport di Alberobello), Oronzo Simeone (presidente del comitato regionale FCI Puglia), Lorenzo Spinelli (presidente comitato provinciale FCI Bari-Bat), Gaetano Dentamaro (consigliere regionale FCI Puglia), Giuseppe Latartara (consigliere comitato provinciale FCI Bari-Bat) e Piero De Carlo (componente settore amatoriale FCI Puglia), la macchina organizzativa della Spes Alberobello ha funzionato alla perfezione con il classico pienone di ciclomaster all’ombra dei Trulli e un’esplosione di colori in movimento creando una meravigliosa scenografia che si è mostrata in tutto il suo splendore complice anche la bella giornata di sole e molto ventosa.
I percorsi di 95 chilometri (medio) e di 126 chilometri (lungo) sono stati ancora il valore aggiunto a questa edizione con il comprensorio dei Trulli, delle Grotte e del Mare a fare da sfondo agli occhi degli oltre 500 partecipanti che si sono dati un gran da fare tra saliscendi, strappi e stradine di campagna che fiancheggiano uliveti e muretti a secco tipici del paesaggio rurale locale.
La firma sulla granfondo è stata messa da Alex La Mantia (Velociraptor Bettini) che ha preceduto di una manciata di secondi Matteo Di Lella (Team Cps), Andrea Lalli (Cicli Store Campobasso), Giuliano Antonio Gaeta (Team Bike Revolution Palo del Colle), Ciro Greco (Piconese Melendugno Evò), Gaetano Colletta (Piconese Melendugno Evò), Stefano Borgese (Centro Fai da Te Cycling Team), Romolo Gentile (Leonessa Takler Ceglie Bike), Bartolomeo Lucarelli (Pedale Elettrico) e Giuseppe Navedoro (Team Gasparre).
Al femminile gradino più alto del podio “tricolore” nel segno di Elena Cairo (AS Roma Ciclismo) che ha avuto la meglio su Patrizia Tropiano (UCD Rionero Il Velocifero) e Antonella Lombardi (Cicli Store Campobasso).
Oltre a La Mantia (master 1), Di Lella (master 3), Lalli (master 1), Gentile (master 2), Cairo (master donna 1) e Tropiano (master donna 2), primati di categoria nel lungo ad appannaggio di Salvatore Solina (Team Calcagni) tra i master 4, Augusto Cofano (Ciclistica Vernolese), Bartolomeo Giorgio (Velosport Magaletti Losacco) tra i master 6, Giuseppe Giannuzzi (Euronix Team) tra i master 7 e Francesco Di Bitonto (SC Casamassima) tra i master 8.
La mediofondo ha avuto gli intepreti principali nella coppia della Cicli Store Campobasso Luigi Caputi e Nicola Campanile che si sono sbarazzati di Donato Cannone (MM Bike Andria), Domenico Stragapaede (Avis Bike Ruvo), Mattia De Pascalis (Team Calcagni), Dario Noviello (Velosport Magaletti Losacco), Salvatore Albanese (Asd Alfabike), Martino Chiarelli (Team Sereco Nocinbici), Michele Maggese (MM Bike Andria) e Antonello Angelo D’Adamo (Policoro Bike).
Al femminile gara perfetta per Alessia Quarta (Team Calcagni) che si è messa alle proprie spalle Paola Pellegrino (Ciclisti Campi), Rosa Colasuonno (Team Gasparre), Rosa Di Nunno (Canusium Bike-Leonardo Marcovecchio), Maria Lassandro (Gruppo Ciclistico Santermano), Cinzia Tarantini (Velosport Magaletti Losacco), Rossella Tribuzio (Due Ruote Mola di Bari), Loredana Speziale (Asd GS Marangiolo) e Michelle Tavares (Leonessa Takler Ceglie Bike).
Oltre a Caputi (master 2), Campanile (élite sport), Noviello (master 1), Chiarelli (master 3), Quarta (master donna 2) e Pellegrino (master donna 1), primati di categoria nel medio ad appannaggio di Antonio Manigrasso (Bikemania Asd) tra i master 4, Domenico Carparelli (Nrg Bike) tra i master 5, Rocco Elettrico (Pedale Elettrico) tra i master 6, Salvatore Racina (UCD Rionero il Velocifero) tra i master 7 e Donato Lopinto (Dilettantistica Sportoghether), tra i master 8.
Si chiude così un’edizione memorabile e davvero riuscita con una grande nota di merito agli Scout di Alberobello (Giacomo Rinaldi), alle Protezioni Civili di Putignano (Oper e Rangers), alle Aquile di Fasano, all’Anps di Terlizzi, alle Scorte tecniche di Potenza e in seno alla Spes Alberobello, ai corpi di Polizia Municipale (Castellana Grotte, Monopoli, Fasano, Locorotondo e Alberobello) che hanno assicurato la massima sicurezza e tutta l’assistenza necessaria ad ogni singolo partecipante di una Granfondo che quest’anno profuma di Rosa del Giro d’Italia.