In tema d’anniversari, con le cento edizioni del Giro d’Italia, questo 2017 ne prevede un altro di rilevanza specifica, essenziale, che si lega assai intimamente con il Giro d’Italia quale manifestazione di punta e d’effetto ma che si espande e diffonde i tutto il ciclismo per il naturale – vien da dire – connubio fra il ciclismo e la specialità della Polizia di Stato, da sempre particolarmente vicina al movimento ciclistico, nelle varie espressioni.
E’, infatti, il 70^ anniversario della fondazione della Polizia Stradale le cui celebrazioni sono state aperte il 20 aprile con quello che è definito il “lancio” delle varie iniziative in programma in diverse parti d’Italia. E’ toccato a Milano, nella sempre suggestiva cornice dell’area di Piazza del Duomo, con le note della Fanfara della Polizia di Stato e l’esposizione di dodici veicoli storici, fra moto e autovetture, ammirati con interesse e curiosità particolari ad aprire la serie. Il cuore della metropoli meneghina, frequentatissima a ogni ora, con la sua sempre variegata e cosmopolita serie di frequentatori e visitatori, ha particolarmente gradito, esprimendo in vari modi e lingue, l’alto gradimento di simpatia e stima che per solito si abbina all’operare della Polizia Stradale.
Nello storico edificio di Palazzo Reale si è tenuto il convegno “70^ Anniversario della Polizia Stradale: dalla Costituzione…al terzo millennio” con interventi del Capo della Polizia Direttore Generale della P.S., Franco Gabrielli, del Prefetto Carlo Mosca, del Direttore del Servizio Polizia Stradale, Giuseppe Bisogno e del giornalista Marino Bartoletti che, da varie visuali, hanno illustrato le attività della Polizia Stradale, costituita nel 1947. Un “docu-film” del regista Stefano Ribaldi, con le voci narranti di Ricky Tognazzi e Giuppy Izzo, ha proposto gli eventi salienti dal dopoguerra a oggi con gli apporti specifici della Polizia Stradale, attraverso i suoi valori preservati nel tempo, in linea con i tempi e il sacrificio di quei poliziotti che hanno onorato la divisa fino al sacrificio estremo.
Il “centauro”, il simbolo della Polstrada, unitamente alla rappresentazione dei valori fondanti, compaiono nel logo abbinato alle iniziative del 70^ anniversario.
Condensando in pillole la lunga storia della Polstrada è da ricordare che la “Polizia Stradale Repubblicana” è nata ufficialmente il 26 novembre 1947. Il “padre” è stato Mario De Benedittis, valoroso ufficiale d’origine pugliese, morto a 95 anni, nel 2012, a Milano dove, fino all’ultimo, ha frequentato il Compartimento e la Sezione di Piazza Prealpi fra l’affetto di tutti i suoi “ragazzi”. Il generale De Benedittis, fondatore anche del CAPS di Cesena (Centro Addestramento Polizia Stradale) che da oltre 60 anni forma gli “stradalini”, del simbolo del “centauro”, emblema della specialità, fu anche il primo comandante della scorta Polstrada al Giro d’Italia. Una tradizione di valore e spessore che continua tuttora, ininterrottamente, con il Compartimento per la Lombardia che designa il comandante e i componenti la scorta alla corsa rosa per un effettivo in campo, anzi sulla strada, di una cinquantina di componenti. Questo schieramento è per garantire la sicurezza viabile della corsa che si collega con la rete – estesa in tutta Italia – dei servizi assicurati dai compartimenti (a livello regionale) e delle sezioni (a livello provinciale) e delle sezioni, in stretta collaborazione con tutte le Forze dell’Ordine che operano in favore della sicurezza dei corridori, del seguito e del pubblico. Non solo il Giro d’Italia ma tutto il ciclismo opera in stretta collaborazione con la Polizia Stradale che forma anche il personale ausiliario per la tutela delle gare ciclistiche.
Il lungo e proficuo rapporto collaborativo ha sempre registrato il vivo interesse di dirigenti, ai più alti livelli, e degli operatori della Polstrada per sostenere e proteggere, proponendo iniziative e normative, in favore dell’attività ciclistica e della sua sicurezza viabile. E’ un lungo susseguirsi di nomi e cognomi che richiederebbe molto, ma molto, più spazio di quello a disposizione.
E il ciclismo, tutto, ringrazia l’impegno e la passione posta in questo settore, oltre e di là dei doveri d’istituto che spaziano ad ampio raggio, senza trascurarli, ovviamente.
Di notevole rilievo e valore propedeutico è pure la funzione d’educazione stradale svolta da preparati operatori della Polstrada, soprattutto presso i giovani, nelle scuole e il cui emblema è il Pullman Azzurro, sempre presente in partenza e in arrivo al Giro d’Italia e, sovente, anche in altre corse.
Polizia Moderna dedica uno “speciale” ai 70 anni della Polizia Stradale con contributi – interni e esterni – di particolare rilievo e interesse proposti da persone e personaggi di svariati settori.
E anche il ciclismo, in tutte le sue componenti ed espressioni, esprime il suo augurio e il suo grazie, in semplicità, ma con riconoscenza, alla Polizia Stradale.
Giuseppe Figini