SpeedX Unicorn è una bicicletta che fa venire un’acquolina in bocca spaventosa a tutti gli appassionati di ciclismo e tecnologia. È infatti il primo modello a integrare un misuratore di potenza erogata (oltre a una serie di altre chicche) e un sistema di assorbimento delle vibrazioni per il massimo comfort.
Modello super apprezzato al recente Consumer Electronic Show (CES) di Las Vegas, SpeedX Unicorn è una bici tecnologica si fa apprezzare già dall’estetica moderna e affilata. Partiamo da un componente molto interessante che riguarda proprio la struttura e che si chiama VCS (Vibration Control System), una novità assoluta per il mondo del ciclismo su strada. Sarà infatti possibile assorbire buche e sconnessioni sul terreno per un maggiore confort e controllo, dunque anche sicurezza.
Il telaio è in fibra di carbonio e presenta soluzioni intriganti e che stuzzicano l’occhio a chi cerca originalità e diversità. Da notare la contrapposizione tra la solidità e spessore sotto l’attacco del manubrio in relazione alla parte terminale del tubo orizzontale (in realtà leggermente obliquo) con con il forcellino che va a “iniziare” la propria corsa proprio dal punto di minor spessore, formando un delizioso “triangolo” e garantendo appunto un maggiore confort. È il centro dell’ammortizzazione integrata che riduce in modo netto e drastico la sensazione non così piacevole in caso di strada non perfettamente piana. Il piantone può flettersi di 3 gradi e 15mm; può reggere fino a 150 kg.
Per quanto riguarda la tecnologia, ce n’è in abbondanza in SpeedX Unicorn. Prima di tutto lo schermo di controllo integrato da 2.2 pollici con capacità touchscreen che mostra tutte le informazioni in tempo reale su velocità, distanza, valori medi, consumo calorico, energia erogata, indicazioni stradali e eventuali notifiche. Tutto è integrato, i cavi e anche il modulo GPS che si collega ai satelliti per geolocalizzare il mezzo. Gli altri sensori: velocità, cadenza pedalate, barometro, bussola, temperatura e movimento per fungere anche da antifurto. Si può connettere ad accessori o smartphone via Bluetooth, Wi-fi e ANT+. Il sistema operativo è basato su Android.
La vera chicca è naturalmente il rilevatore di potenza erogata, che calcola il numero di watt in real time regalando un’autonomia niente male fino a 400 ore pari a 8000 km. L’applicazione che governa il sistema è proprietaria, con un’interfaccia pratica e adatta a tutte le tipologie di ciclisti. Lo schermo si può sbloccare con un clic sia per evitare furti sia per caricare la batteria.
Per controllare il sistema c’è un tasto con capacità tattili che si può fissare dove meglio si crede sul manubrio. I freni sono a disco per un’azione netta e sicura. Saranno realizzate tre versioni: Di2 rosso-nera, Pro in nero lucido e X in nero “diamante”. I prezzi su Kickstarter per finanziamento e poi per riceverla non appena prodotta sono di 2999 dollari per Di2, 3799 dollari per Pro e 4999 dollari per X, i prezzi in commercio saranno rispettivamente di 3999, 5099 e 6699 dollari.
Diego Barbera