Le somme che le associazioni possono incassare si dividono in base al dettato normativo dell’articolo 148 TUIR tra:
- istituzionali
- decommercializzate
- commerciali
La norma considera come puramente istituzionali le “somme versati dagli associati a titolo di quote associative”, quindi solamente la quota annua di iscrizione che tutti i soci sono tenuti a corrispondere è considerata istituzionale ed è l’unico caso inoltre in cui l’ente non è tenuto all’invio del Modello EAS.
Le entrate decommercializzate invece sono quelle che il testo di legge definisce come segue: “non si considerano commerciali le attività svolte in diretta attuazione degli scopi istituzionali, effettuate verso pagamento di corrispettivi specifici nei confronti degli associati e degli iscritti alla medesima Federazione Sportiva”. Di conseguenza le quote per la partecipazione a corsi sportivi, oppure ad esempio gli importi che i soci o i tesserati federali versano per partecipare ad una competizione non sono ricavi su cui non si versano imposte e sono considerabili, anche se impropriamente, come istituzionali. Ciò che è rilevante è che tali entrate derivino esclusivamente da versamenti effettuati dai vostri soci oppure tesserati ad altre associazioni affiliate alla vostra medesima Federazione Sportiva e non da soggetti terzi.
Queste due tipologie di entrate, ossia quote di iscrizione e contributi per corsi o competizioni, o anche eventuali erogazioni liberali (c.d. donazioni) sono gli unici importi che potete incassare senza essere titolari di Partita Iva.
Per gli incassi dovrete emettere una ricevuta non fiscale, ad esempio utilizzando i blocchetti “Tipo Buffetti”, utilizzando un blocco per le ricevute per le quote associative ed un altro per le altre entrate. Questo poiché vi è una diversa normativa sull’imposta di bollo:
- Le ricevute per la quota associativa non sono mai soggette a bollo
- Le altre ricevute, se di importo pari o superiore a 77,47€, sono soggette sempre a bollo di 2€ sull’originale che consegnerete al socio/tesserato
Le entrate commerciali sono tutte le altre e tale tipologia di compenso può essere da voi incassata unicamente con posizione IVA ed i conseguenti adempimenti (Unico, liquidazioni Iva, Spesometro, ecc) oltre al versamento delle relative imposte.
La normativa stabilisce che sono sempre considerate commerciali, indipendentemente che tali attività siano rivolte a soci, non soci, tesserati o esterni:
- Cessione di beni destinati alla vendita
- Pubblicità e Sponsorizzazioni
- Somministrazione di alimenti e bevande
- Organizzazione di viaggi e gite
- Prestazioni alberghiere e di trasporto
Dedicheremo il prossimo servizio ad approfondire l’ambito della commercialità.
dottor Umberto Ceriani
www.consulenza-associazioni.com