Alessandro Bertolini ha partecipato sabato all'Extreme Triathlon di Livigno, il più alto d'Europa e uno dei più duri al mondo. Una prima edizione che ha raccolto grande successo e che vi proponiamo di vivere dall'interno con il racconto dell'atleta trentino.
«La partenza? Alle 5.30 del mattino nel Lago di Livigno, naturalmente al buio, e arrivo di nuovo al buio al termine di una giornata incredibile e di una esperienza unica. Da percorrere 3,8 km di nuoto, 195 di ciclismo e 42,2 di corsa per completare l'Icon Xtreme Triathlon. Personalmente sono uscito dall'acqua in diciassettesima posizione e nel tratto in bici sono risalito al terzo posto, per essere superato poi nella corsa dall'altro atleta italiano in corsa, Cristiano Tara. A vincere è stato l'olandese Bekhuis, secondo posto per il francese Vuylsteke, a me è toccata la medaglia di legno».
E ancora: «Nel dettaglio ho percorso in 1.23' i 3800 metri di nuoto, in 7.40' i 195 chilometri in bici in 5.50' la maratona. Pensate che il settore in bici prevedeva la partenza da Livigno, poi la Forcola, il Bernina, Zernez, il Passo del Forno, il passaggio da Prato allo Stelvio fino al Passo dello Stelvio Cima Coppi, il Passo Forcagno per arrivare a Trepalle. Da qui è iniziata la maratona che ci ha portato a percorrere la valle e il finale su per la Val Federia fino a Carosello3000. È stata dura, ma una esperienza ricca di emozione esacrificio. Consentitemi di ringraziare il mio Team Support composto da Stefano Cecini, Diego Cattoi e da mia moglie, che sono stati preziosi soprattutto a livello psicologico. E complimenti agli amici organizzatori della Icon EcoRace Livigno che hanno svolto un lavoro eccezionale».