È dal 2014 che Poc è entrata nel ciclismo e dopo aver stupito i ciclisti con le collezioni AVIP e Raceday, ora con Fondo si appresta a soddisfare una larga fetta di intenditori che pedala con passione e non vuole rinunciare allo stile inconfondibile del marchio svedese.
La tecnologia AVIP (Attention, Visibility, Interaction, Protection) è rivolta a chi si allena soprattutto in zone in cui il traffico automobilistico può rivelarsi pericoloso e grazie al giusto contrasto e a colori accesi il ciclista risulta più visibile sullo sfondo migliorando la propria sicurezza passiva. Con Fondo ritroviamo molte caratteristiche tecnologiche dei progetti Raceday ed Avip, ma il prezzo è leggermente più basso e i tagli degli indumenti sono meno race.
Il kit che vi presento oggi è caratterizzato dalla maglia Classic e dagli Aerofoil Bib Short, il top delle salopette di casa Poc.
La maglia Fondo Classic è realizzata con un tessuto ad altissimo potere traspirante, caratteristica accentuata dalla parte in rete posto sotto le braccia. La cerniera è lunga e le maniche sono fascianti e comode. Lo stallo vale per la vita, in cui una banda elasticizzata ha il compito di fermare a dovere la maglia mentre si pedala. Sul pannello posteriore troviamo tre tasche spaziose (più grandi rispetto a quelle della maglia Raceday) per inserire tutto quello di cui abbiamo bisogno durante l’uscita, più un bel taschino con chiusura a zip impermeabile per contenere denaro o cellulare. La scritta Poc è riflettente e si dimostra importante per le situazioni di scarsa visibilità.
La salopette Aerofoil Bib Short è destinata a chi macina parecchia strada e possibilmente ad alte andature, infatti, sono costruiti per massimizzare le prestazioni con un tessuto ricco di elastan lavorato per offrire la minima resistenza all’aria. Il design rispecchia correttamente l’anatomia in sella e la struttura molto compatta del pantaloncino sostiene molto efficacemente la muscolatura, evitando gli affaticamenti che derivano dalle vibrazioni provenienti dal terreno. Il bordo sulle cosce è piatto e all’interno troviamo bande in silicone antiscivolo che lasciano il pantaloncino sempre in ottima posizione. Il colore nero si dimostra terribilmente elegante, perfetto per abbinare questa salopette a qualsiasi maglia della collezione Fondo, Avip o Raceday. Il fondello è un modello 3D, multistrato senza soluzione di continuità. Inserti in gel ben distribuiti e pannelli in schiuma ad alta densità lavorano all’unisono per offrire sempre un sostegno di alto livello.
Le bretelle sono in rete elastica molto sottile, lo stesso materiale che viene usato in tutta la parte superiore della salopette.
Sul retro trovano posto i soliti puntini riflettenti a cui Poc non rinuncia mai, segno che la visibilità del ciclista in strada è e rimane una priorità. Il tessuto con cui sono prodotti gli Aerofoil presenta quasi uno schema alveolare, per intenderci un gioco di rilievi simile a quello delle palline da golf che diverse aziende hanno a più riprese presentato nelle varie collezioni aerodinamiche. Sebbene questo dettaglio trovi precisi riscontri in galleria del vento, personalmente su strada, oltre al confortevole fondello e alla compressione offerta dal tessuto, non ho potuto annotare molto di più.
Comunque, questa salopette è indiscutibilmente sul podio delle migliori tre di tutto il 2016, anche se il prezzo di 340€ la pone su un livello che è alla portata di pochissimi appassionati. Complessivamente ho utilizzato tutti e due i capi con grande costanza durante l’ultimo periodo e non ho ravvisato alcun difetto. Nei vari lavaggi, sempre a 30°C, entrambi sono rimasti come nuovi. La maglia è ben strutturata ed accoppiata agli Aerofoil Bib Short forma uno dei binomi migliori di questa stagione. Dando uno sguardo al sito di POC, potrete notare che la maglia Fondo esiste in 4 diverse sfumature di colori, tutte molto belle e graficamente piacevoli.
Per quanto riguarda la salopette Aerofoil, mi ha convinto al 100% sia per la qualità costruttiva che per il fondello, sempre all’altezza anche dopo tante ore in sella.
Giorgio Perugini