Al termine del Giro d'Italia si tornerà a parlare di freni a disco. E soprattutto si tonerà a vederli sulle biciclette dei professionisti. È questo in estrema sintesi il succo di un accordo emerso nel corso di un incontro tra l'UCI e la WFSGI, la Federazione Mondiale delle Industrie di articoli sportivi.
Come riferisce il sito australiano CyclingTips, nel corso dell'incontro i rappresentanti degli industriali hanno portato una serie di dati a sostegno della non pericolosità dei freni a disco e si sono impegnati a realizzare modifiche (arrotondamento di tutte le parti taglienti e adozione di protezioni tipo quelle in uso già nel motocross, in soldoni).
Se tutto andrà come sembra, il Criterium del Delfinato e il Giro di Svizzera diventeranno due nuovi banchi di prova e, in caso di risposta positiva dei test, i freni a disco potrebbero essere protagonisti al Tour de France.