La sicurezza del nostro ciclismo nazionale ancora una volta potrà contare sull’autorevole ed appassionato contributo della Polizia Stradale, il cui Direttore Giuseppe Bisogno, il 15 settembre 2015, nell’audizione presso la Commissione Lavori Pubblici del Senato dedicata alla riforma del Codice della Strada, ha presentato una relazione straordinariamente interessante, con proposte tratte anche dall’esperienza positiva delle scorte tecniche alle gare ciclistiche.
In particolare, proponendo di «attribuire, attraverso una modifica dell’Art. 12 del codice della strada, poteri specifici di polizia stradale alle figure che già svolgono attività di regolazione del traffico in occasione del transito di gare ciclistiche».
La stessa proposta echeggiata più volte nelle varie edizioni del “Giorno della Scorta” e che quest’anno, non a caso, nell’edizione svolta a Faenza, ha beneficiato dell’attenzione e del contributo offerto dal Dott. Roberto Sgalla, Presidente della Commissione Nazionale Direttori di Corsa e Sicurezza della FCI, vicino al ciclismo da sempre anche nell’importante incarico istituzionale di Direttore Centrale delle Specialità della Polizia di Stato.
La riforma del Codice della Strada, sta incontrando difficoltà e lungaggini. Speriamo comunque che il Parlamento sappia concludere bene e presto il suo lavoro, con quelle misure già delineate a favore della mobilità in bici e, per quanto appartiene alla nostra passione sportiva, accogliendo le proposte avanzate dalla Polizia Stradale per la tutela e la sicurezza delle gare ciclistiche.
Proposte che per i suoi concetti di ausiliarietà e sussidiarietà propongono una visione razionale e moderna della società e della pubblica amministrazione.
Silvano Antonelli
Di seguito, uno stralcio della relazione del Dott. Giuseppe Bisogno presentata il 15 settembre 2015 all’audizione presso l’8ª Commissione Lavori Pubblici del Senato ed avente per oggetto la riforma del codice della strada.
2.9 Riordino delle funzioni di polizia stradale: ricorso a figure ausiliari
Un altro importante aspetto cui la Polizia Stradale è interessata, rispetto alle tematiche del disegno di legge delega di riforma del Codice, è costituito dal riordino delle disposizioni riguardanti l’esercizio dei compiti di polizia stradale e le relative abilitazioni, mediante la specializzazione delle funzioni svolte dalle diverse forze di polizia e corpi armati, nonché il potenziamento del ricorso ai servizi ausiliari di polizia stradale, con particolare riferimento alla rilevazione degli incidenti stradali senza feriti e alla regolazione del traffico.
In tutti questi settori, attraverso interventi diretti di vigilanza da parte delle forze di polizia, sono stati ottenuti buoni risultati che, tuttavia, richiedono l’adozione di politiche coordinate d’intervento. In particolare, l’attuale congiuntura economica impone di rivisitare i modelli operativi per ottenere l’ottimizzazione delle risorse umane disponibili e richiede di affrontare, in primo luogo, il tema dell’ausiliarietà nei servizi di polizia stradale, che merita una complessiva rivisitazione che ne possa favorire un impiego in settori più ampi, per liberare risorse di polizia da attività ripetitive e di basso impatto sulla sicurezza stradale.
Nel settore circolazione stradale, funzioni ausiliarie sono già state istituite dal 1992. L’esperienza di questo ultimo decennio ha visto, infatti, la creazione di numerose figure ausiliarie che svolgono funzioni di polizia stradale. In particolare, sono già operative e funzionano a pieno regime le scorte tecniche a trasporti eccezionali, quelle a gare ciclistiche, gli ausiliari della viabilità autostradale e gli ausiliari della sosta. Nonostante questa attività sia ormai svolta dai privati, in questi anni non sono segnalati incidenti gravi a testimonianza che l’attività di scorta viene svolta in modo efficiente e sicuro, garantendo standard qualitativi sostanzialmente analoghi a quelli della Polizia Stradale.
Per il concorrente interesse a svolgere l’attività principale (e cioè, rispettivamente, gara ciclistica, trasporto eccezionale, gestione dei parcheggi, ecc.) alle cui esigenze sono funzionali le attività affidate ai privati, le figure di ausiliari che sono state create rappresentano anche un’importante applicazione del principio di sussidiarietà.
La creazione delle nuove figure consente alle forze di polizia e, soprattutto, alle polizie locali, di recuperare ingenti risorse umane e strumentali che potrebbero essere dedicate a più importanti attività di controllo della circolazione stradale. Consentirebbe, inoltre, di ripartire i costi economici delle sopraindicate attività di polizia stradale, che hanno un ridotto interesse per la sicurezza della circolazione, direttamente sui soggetti che se ne avvantaggiano (privati, imprese, ecc.).
6 A testimonianza di questa significativa possibilità di recupero di risorse umane, si cita l’esempio del trasferimento delle funzioni di scorta a trasporti eccezionali che, prima del 2001 era svolto dalla Polizia Stradale e che, con la creazione della figura delle “scorte tecniche” è stato gradualmente trasferito ai privati. Nel 2001, anno in cui non era ancora operativa la nuova figura, la Polizia Stradale aveva impegnato in servizi di scorta 42.360 pattuglie, con un impiego di circa 90.000 giornate lavorative/uomo. Nel 2008, invece, in cui erano completo impegno delle figure ausiliarie private, la Polizia Stradale ha impegnato in quell’attività solo 9.172 pattuglie, con un impiego di sole 16.000 giornate lavorative/uomo.
L’introduzione di figure di ausiliari nell’ambito dell’attività di accertamento tecnico dei sinistri stradali senza feriti potrebbe consentire alla sola Polizia Stradale di recuperare un rilevante numero di pattuglie. Infatti, sono oltre 40.000 gli incidenti senza feriti oggetto di attività di accertamento della Polizia Stradale a fronte di circa 80.000 incidenti rilevati.
Per raggiungere questo obiettivo sarebbe necessario un intervento normativo con lo scopo di introdurre nuove figure a cui attribuire alcuni poteri di polizia stradale. In particolare, attraverso una modifica dell’art. 12 del C.d.S. potrebbero essere attributi poteri specifici di polizia stradale alle figure che già svolgono attività di regolazione del traffico in occasione del transito di gare ciclistiche e potrebbero essere create alcune figure di ausiliari di polizia stradale: ausiliari per il rilevamento di incidenti stradali senza feriti, che si sono verificati sulle strade diverse da autostrade o strade extraurbane principali, per la regolazione del traffico nei centri urbani, per la regolazione del traffico in occasione di manifestazioni, cantieri o lavori.
7 La proposta normativa è finalizzata ad ampliare il ricorso ai servizi ausiliari di polizia stradale di basso impatto sulla sicurezza stradale, quale la regolazione del traffico e la tutela della circolazione, coerentemente con le innovazioni normative intervenute negli ultimi anni, nel contesto della cosiddetta “sicurezza partecipata” e del recupero di risorse delle Forze di polizia per l’impiego in compiti istituzionali. L’intervento normativo dovrebbe:
• razionalizzare le figure già esistenti, conferendo poteri di polizia stradale riconducibili a quelli già conferiti dall’art. 11 del codice della strada ai soggetti indicati dall’articolo 12 dello stesso codice, previa apposita formazione ed abilitazione;
• introdurre nuove figure a cui attribuire alcuni poteri di polizia stradale;
• attribuire, attraverso una modifica dell’art. 12 del codice della strada, poteri specifici di polizia stradale alle figure che già svolgono attività di regolazione del traffico in occasione del transito di gare ciclistiche e sono create le sottoindicate figure di ausiliari di polizia stradale.
Sarebbe utile prevedere le seguenti nuove figure:
• Ausiliari per il rilevamento di incidenti stradali senza feriti, su strade diverse da autostrade o strade extraurbane principali con il compito di rilevare, con funzioni pubbliche di certificazione, gli incidenti stradali senza feriti o con lesioni lievi. Sia pure gradualmente, in caso di incidenti stradali senza feriti, il loro intervento dovrebbe sostituire quello degli organi di Polizia Stradale a cui l’attività indicata non dovrebbe essere più richiesta dai privati coinvolti in incidenti (conservando, però il potere di intervento anche in tali casi).Le modalità attuative verrebbero definite da un apposito disciplinare tecnico approvato con decreto del Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dei Trasporti ed il Ministro dell’Economia
• Ausiliari per la regolazione del traffico nei centri urbani, con il compito di regolare il traffico in ambito urbano in occasione di manifestazioni, fiere, ecc. Anche in questo caso le modalità attuative verrebbero rimesse ad un apposito disciplinare tecnico approvato con decreto del Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dei Trasporti, sentita la Conferenza permanente Stato-Regioni.
• Ausiliari per la regolazione del traffico in occasione di cantieri o lavori, con compiti di regolare il traffico in occasione di cantieri o lavori, sulla base di disposizioni da definire con apposito disciplinare tecnico approvato con decreto del Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dei Trasporti. L’impiego di tali ausiliari diventerebbe obbligatorio ed i relativi oneri economici verrebbero posti a carico delle imprese che sono autorizzate ad effettuare i lavori ed i depositi sulla strada.
• Ausiliari della viabilità autostradale, con compiti di accertamento di alcune violazioni in materia di tutela delle strade. Si tratta di soggetti che già oggi sono presenti sulle autostrade italiane, seppure con poteri più limitati rispetto a quelli che verrebbero attribuiti dalla norma in questione.
La proposta normativa non comporterebbe nuovi oneri per la finanza pubblica ma, al contrario, consentirebbe un notevole risparmio economico sia per lo Stato che per gli Enti locali. Infatti, l’esclusione, tra le competenze istituzionali degli organi di polizia stradale, dell’attività di rilevamento degli incidenti stradali con soli danni alle cose, consentirà di recuperare ingenti risorse umane e strumentali. Gli oneri relativi agli interventi di rilevamento degli incidenti stradali realizzati dagli ausiliari abilitati, infatti, saranno posti interamente a carico degli utenti coinvolti che li richiedono. Le Amministrazioni dello Stato e degli Enti locali non avranno necessità di avvalersi dell’opera dei soggetti abilitati in quanto l’attività di rilevamento dei sinistri sopraindicati non è più compito istituzionale a cui sono chiamati. Le stesse considerazioni valgono per le altre richiamate figure “ausiliarie”. Infatti, le nuove figure svolgerebbero funzioni che sono strumentali alle attività degli utenti stradali che ne richiedono l’intervento, senza, alcun onere per la finanza pubblica.).
Tutte le persone incaricate di svolgere le predette funzioni dovrebbero esser oggetto di un’adeguata formazione, da verificare con esami di qualificazione ed essere in possesso di requisiti morali e di affidabilità, i cui esatti contenuti potrebbero essere oggetto di decreti ministeriali attuativi.