Le vie d’acqua di Milano sono una formidabile possibilità di fuga dalla metropoli: bastano pochi chilometri per ritrovarsi lontani dalle frenesie del traffico, al cospetto di ville superbe, castelli e antiche cascine.
Le grandi aree verdi dell’hinterland riservano al ciclista spazi per pedalare in tranquillità lungo piste adatte a tutte le esigenze, comprese quelle delle famiglie con bambini piccoli. Scappare da Milano, comunque, non è obbligatorio: la città si sta trasformando e la mobilità sostenibile è una colonna portante di questo cambiamento.
Con un po’ di attenzione, e i consigli di questa guida, la bicicletta può portare a scoprire, tra nuove architetture, tesori di storia e archeologia industriale, l’anima di una città complessa e dai mille volti.
Matteo Scarabelli, giornalista milanese, inciampato nella new economy e salvato dalla bicicletta. Nel 2004 ha attraverso tutti i Paesi della nuova Europa, fino a San Pietroburgo. Poi il colpo di fulmine per il Mediterraneo con uno spericolato periplo ciclistico durato quasi un anno. Da un po’ di tempo pedala con un carrellino gemellare attaccato alla ruota posteriore. Sognando il Karakorum, però. Per Ediciclo Editore ha pubblicato i reportage di viaggio Europa Europa e C’è di mezzo il mare.
Alberto Soana, milanese classe 1971, di giorno è architetto, di notte sogna il Galibier. Ha due biciclette: una per correre e l’altra per pedalare tranquillo. Sulle due ruote ha curiosato in Italia, Francia e Slovenia. Nell’estate 2014 ha attraversato in solitario gli USA da Ovest a Est. Consapevole della menzogna ha promesso alla fidanzata che non farà mai più altri viaggi del genere.