Astorica-Gsg è in carovana, la carovana più attesa dagli sportivi, quella del Giro d’Italia. Un varo in grade stile per la granfondo che vedrà la luce domenica 5 luglio fra Bassano del Grappa e il pedemonte trevigiano. Simone Fraccaro, ex professionista e oggi titolare dell’azienda Giessegi di Riese Pio X (Treviso), ha scelto di promuovere la sua creatura con un mezzo inserito nella carovana pubblicitaria del 98° Giro d’Italia. Una vetrina privilegiata, che permetterà a centinaia di migliaia di tifosi e praticanti di conoscere una granfondo disegnata sui posti della grande guerra e aperta agli amanti dell’endurance grazie a un percorso (è una delle tre opzioni) superiore ai 200 chilometri.
La corsa rosa è un contesto familiare per Simone Fraccaro, che ha nel suo palmarés due vittorie di tappa al Giro d’Italia: la Verona-Longarone del 1976 e la Foggia-Isernia del 1977. “Il Giro d’Italia è l’evento sportivo popolare più importante d’Italia ed è amato da tutti, oltretutto io sono legato a questa corsa da bellissimi ricordi – afferma Fraccaro -. Credo molto nel progetto di questa granfondo, assieme a Rino Piccoli e agli altri collaboratori stiamo curando ogni dettaglio, con percorsi di grande spessore e iniziative collaterali d’effetto. Il Giro è un veicolo di promozione dal quale ci aspettiamo grandi riscontri”.
Mentre le iscrizioni alla prima edizione di Astorica-Gsg aumentano di giorno in giorno, si sta perfezionando anche l’evento parallelo che già ha destato grande interesse fra gli amanti del ciclismo. Il 5 luglio da Bassano del Grappa non prenderanno il via solo i granfondisti in lizza per i trofei dei percorsi corto (97 chilometri), medio (138 chilometri) e lungo (217 chilometri), ma anche un gruppo piuttosto folto di ex campioni e gregari di lusso, tutti con il numero appuntato sulla schiena. Sono una quarantina le vecchie glorie che hanno aderito all’invito di Simone Fraccaro e che torneranno a darsi battaglia nel percorso corto indossando le repliche delle maglie dei tempi d’oro. Fra loro Roger De Vlaeminck, Francesco Moser, Giuseppe Saronni, Moreno Argentin, Giovanni Battaglin, Knut Knudsen,  Gianni Motta, Michele Dancelli, Marino Basso, Franco Bitossi, G.B. Barochelli, Roberto Visentini e Guido Bontempi.    

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