Se avete mai provato il ciclocross oppure vi siete avventurati su una stradina bianca o ancora siete appassionati di MTB sapete bene quanto la bici si inzozzi dopo appena qualche minuto. Il lavaggio post-allenamento sarà dunque accurato e richiederà parecchio tempo. Cosa ne pensereste se esistesse una superficie autopulente, mai sporca?
È a questo che stanno lavorando i ricercatori dell'Università di Rochester, presso l'Istituto di ottica. E cosa c'entra l'ottica con un telaio sempre lindo? Semplice, stanno sviluppando una tecnologia che consente di "sparare" un laser su una superficie in modo tale da renderla completamente inattaccabile da qualsiasi agente. Dall'acqua al fango o a qualsiasi altro elemento che sporca, semplicemente rimbalzerà via.
In realtà la tecnologia in questione permetterà anche di mantenere l'oggetto trattato sempre asciutto e perfettamente impermeabile e dunque potrà essere applicata anche in svariati altri ambiti, come ad esempio nella protezione di dispositivi tecnologici come smartphone o tablet. Come funziona? Il laser produce una sorta di texture ultraruvida sull'oggetto a livello nanoscopico, che respinge qualsivoglia contatto. All'aspetto e al tatto appare però lucido e piacevole.
I ricercatori si sono ispirati ovviamente alla natura e alle foglie di loto che riproducono lo stesso potere. Di più: l'acqua che continua a rimbalzare da una parte all'altra della superficie (come se fosse mercurio) di fatto dà una bella rassettata agli eventuali nano componenti che sono riusciti a depositarsi, invisibili alla vista.
Un'idea davvero interessante, che potrebbe rivoluzionare i materiali non solo in ambito ciclistico, speriamo che diventi realtà commerciale presto.
Diego Barbera