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MICHELIN. PRO4 Endurance, nuova sezione da 28mm
dalla Redazione | 18/12/2014 | 07:16

Poco tempo fa vi ho parlato delle grandi doti dei Michelin Pro 4 Service Course, tra cui spiccavano l’ottima performance a tutto tondo e la grande resistenza alle forature.
Oggi mi trovo  a parlarvi di un nuovo pneumatico della casa francese, il PRO4 Endurance, nella speciale sezione da 28mm e molti di voi, già lo so, staranno storcendo il naso…
L’enorme competenza tecnica nel settore della produzione di pneumatici di Michelin porta ad analizzare questo nuovo prodotto con molta attenzione. Credo che una casa come questa non si muova mai a caso, anzi, quando produce un pezzo nuovo generalmente alza l’asticella delle possibili prestazioni ottenute da un pneumatico.
Partiamo da lontano, ovvero da un insieme di ricerche portate a termine da Michelin in cui si attesta che il 76% dei ciclisti amatoriali che partecipano a gare e a Granfondo desiderano principalmente un pneumatico che resista alle forature, mentre i professionisti danno più importanza  all’aderenza sul bagnato.
Caspita, questi sono ovviamente casi limite, a mio modesto parere il 100% dei ciclisti non vuole forare e il 100% dei Prof farebbe a meno di correre con la pioggia!

Ovviamente queste sono battute e Michelin questi numeri li ha presi così seriamente da essere già riuscita ad accontentare molti con la gamma Pro 4  (si parla di quasi 1.500.000 pezzi venduti nel mondo tra i Pro 4 Service Course e i Pro 4 Endurance).
Torniamo alla nuovissima sezione da 28mm, la quale va ad affiancarsi ai classici 23mm e i più recenti 25mm.

Questo pneumatico gode delle stesse qualità costruttive delle altre misure, infatti, la carcassa è sempre da 3x110TPI con tela da rinforzo anti foratura da cerchietto a cerchietto (sistema HDProtection Beat2Beat) e il battistrada Bi-Compound è stato sviluppato per garantire massima percorrenza chilometrica e ottima aderenza in curva.
Quello che mi ha stupito del modello Endurance da 23mm è stato fin da subito il grande equilibrio su strada. Li ho montati sulle ruote da allenamento e ancora non  sento il bisogno di cambiarli, anche se di km ne sono passati e con un bel record, non ho ancora forato!
Certamente i 220gr del modello da 23mm sono da considerarsi un valore di tutto rispetto anche per chi del peso della propria bici ne fa una questione di grande importanza.
Ora, con questo 28mm si sale di colpo a circa 285gr e francamente penso che già una buona fetta di grammomaniaci abbia deciso per un repentino "no"!
Invece Michelin garantisce non solo l’ottima tenuta contro le forature (sia grazie a test interni che esterni su strada) ma anche un notevole miglioramento nella resistenza al rotolamento rispetto alla misura da 23mm a parità di velocità e di pressione di gonfiaggio.
Non posso assolutamente controbattere questi test ma già dopo due uscite e poco più di 150 km con i nuovi 28mm mi sento in grado di dirvi che sono molto intriganti.
Mi sono deciso a fotografare alcune fasi del montaggio sulle mie ruote in alluminio per l’inverno per farvi vedere, calibro alla mano, quale sia realmente la differenza tra i 23mm i 28mm e sinceramente la differenza non è così abissale.
Ad occhio nudo sembrano al massimo dei 25mm ma nella guida la differenza è netta, fin dalle prime pedalate. Qualche su e giù sulle colline con asfalto in condizioni umide/bagnate e la sensazione di un appoggio maggiore in curva è emersa con vigore.
Non ho preso né tempi né percorrenze, ma posso affermare con sicurezza di aver affrontato alcuni tratti con una disinvoltura e una velocità completamente diverse dal 23mm.
Il peso a mio avviso si percepisce, ma non è un dato che su un pneumatico del genere si può mettere alle prime posizioni. Stupisce il comfort di marcia, unito ad una velocità di crociera comunque allegro.
Sono sicuro che Michelin, come del resto altre aziende, stia puntando forte sul futuro delle bici da strada con freno a disco e per questo sta già proponendo sezioni diverse per far capire quali siano i reali benefici di queste nuove misure. Molto probabilmente l’accoppiata di questi Pro 4 Endurance con un cerchio in carbonio senza lavorazione per pista frenante ha un peso simile a quello di un 23mm su cerchio classico.
Non sto ragionando sui grammi, è solo un mio pensiero sui possibili valori degli accessori che vedremo sulle nuove bici con freno a disco.
Quello che stupisce utilizzando questi 28mm è la grande comodità offerta, montati a pressione di 7 bar riescono a smorzare le asperità dell’asfalto in pessime condizioni come un 23mm non riuscirebbe mai a fare.
Vi terrò informati per quanto riguarda la prova completa di questi nuovi Pro 4 Endurance da 28mm, anche se ho già in mente un piano per togliere qualche grammo alla ruota.
Vorrei infatti montare una bella camera d’aria in lattice, la stessa che ho già posizionato all’interno dei Pro 4 Service Course, amplificandone comodità e leggerezza (a parità di dimensioni la camera d’aria in lattice è molto più leggera di quella tradizionale).
La prova continua, long run con Michelin Pro 4 Endurance!

Giorgio Perugini

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