La vita sportiva, i traguardi ma
anche gli aspetti più personali, come il rapporto con la fede,
di uno degli uomini che senza dubbio ha saputo interpretare un
secolo di storia italiana. Tutto questo racconta "Cento volte
Bartali. 1914-2014", Giunti Editore (pag. 264, 40 euro), il
volume curato da Sandro Picchi e Marco Viani, forse l'opera più
completa su Bartali realizzata come strenna natalizi adall'associazione Giglio Amico di Firenze. Un volume che
raccoglie articoli, testimonianze, vignette, di 84 tra
giornalisti, professori universitari, scrittori ma anche uomini
di sport, che del ciclista fiorentino hanno parlato o scritto.
Ed è proprio nell'intervento di Sergio Zavoli, ad esempio,
che si torna a parlare della rivalità con Fausto Coppi, e della borraccia, con parole che superano il tempo e riportano alla
mente di tutti una fotografia che ha fatto la storia del
ciclismo. "Il libro non è solo un'intelligente idea editoriale -
scrive Zavoli nella prefazione -, ma anche la prova che possono
bastare due figli di contadini per rendere memorabile,
nell'immagine della "buona gente", come la chiamò Pratolini, una
borraccia d'acqua passata da mano a mano tra due ciclisti
immersi in una calura che sui Pirenei scioglieva i muscoli, un
gesto che farà quasi il giro del mondo. Fu perché i due rivali
avevano scoperto che, con il sole di quel giorno, l'ombra
dell'uno era quasi nell'ombra dell'altro, mentre entrambe
scivolavano sotto la stessa fatica e la stessa sete. E, sopra,
l'atto di lenire ogni cosa". "Dimenticavo - aggiunge Zavoli
quasi come se la sua verità fosse quella nota a tutti -, il
primo ad allungare la borraccia fu Gino Bartali".
Vincenzo Nibali, Davide Cassani, Gianni Mura, Gian Paolo
Ormezzano, Silvio Martinello, Claudio Ferretti, Marco Pastonesi,
Stefano Pivato, Davide Riondino, i fratelli Taviani e Don Carlo
Bazzi. Sono solo alcuni dei nomi messi insieme dai curatori
Sandro Picchi e Marco Viani. Quasi cento articoli inediti
arricchiti da immagini e vignette firmate da Emilio Giannelli,
Giuliano Rossetti, Sergio Staino e Lorenzo Castellani, oltre a
poesie composte appositamente. "L'epoca di Bartali io non l'ho
vissuta direttamente - scrive Nibali - ma con il cuore posso
dire di sentirla mia. Ecco perchè sono così orgoglioso della mia
vittoria al Tour a Chamrousse, il 18 luglio 2014, proprio quando
cent'anni prima era nato Gino. La storia di questo fantastico
sport spesso di trasforma in poesia, a volte nei racconti di un
nonno si trasforma in una fiaba. Che bello: in una fiaba, lì sul
podio di Chamrousse, avrei potuto dirglielo di persona. 'Buon
compleanno Ginò".
Il libro non è in vendita nelle librerie: info per l'acquisto
a info@giglioamico.it. Il ricavato sarà utilizzato per
finanziare iniziative di solidarietà dell'associazione.