La Cronometro Individuale è una prova tanto affascinante quanto impegnativa, sia dal punto di vista fisico che mentale. È un tipo di competizione in cui l’atleta viene messo a nudo, poiché non è possibile mettersi a ruota di nessuno, dove non si può sopperire con la tattica ad eventuali carenze atletiche. Il cronoman è prima di tutto in gara contro se stesso, con l’obiettivo di riuscire a spingere il proprio fisico al limite delle sue possibilità, di fornire una prestazione in linea con i propri valori massimali.
Domenica 29 giugno si è svolto in Trentino il Campionato Italiano a Cronometro per Professionisti, dove i nostri migliori esponenti si sono contesi la maglia tricolore di specialità. La vittoria è andata ad Adriano Malori del Team Movistar, con Dario Cataldo della Sky al secondo posto con un ritardo di 1’10”. E proprio l’atleta del Team Sky ci ha gentilmente inviato il file della sua prova, registrato con il Garmin connesso con il misuratore di potenza Stages da quest’anno in dotazione alla squadra britannica.
Figura 1. La Cronometro di Dario Cataldo. Linea rossa=potenza; linea verde=velocità; linea azzurra=cadenza.
Come si può vedere dalla Figura 1, il tracciato non era affatto pianeggiante, ma presentava un dislivello di 566 m in 39,5 km. Dario ha coperto tale distanza in 52’36” alla ragguardevole media di 46,2 km/h e con una cadenza di pedalata media di 101 rpm, valori ancor più interessanti se rapportati al dislivello della prova.
La potenza media è stata di 350 W (5,22 W/kg), quella normalizzata di 360 W (5,37 W/kg), con un lavoro meccanico totale di 1106 kJ. Considerata la durata della prova prossima all’ora ed il profilo altimetrico (e quindi i numerosi tratti in discesa in cui la potenza era pari a 0 o poco più) i valori registrati sono ovviamente molto alti, in linea con quelli di un professionista di altissimo livello quale è Dario.
Per avere dei riferimenti, sulla stessa distanza un grandissimo specialista, come ad esempio Tony Martin, può erogare una potenza attorno ai 5,4 – 5,5 W/kg, che moltiplicati per il suo peso di circa 75 kg, corrispondono a circa 400 – 415 W. Un amatore di buon livello, che arriva nei primi 100 alle Granfondo, può essere in grado di erogare su una simile distanza circa 4 W/kg, che equivalgono per un atleta dello stesso peso di Cataldo a 268 W. Una bella differenza!
Claudio Cucinotta
Mail: claudio.cucinotta82@gmail.com
Twitter: @QC82