Diego Ulissi vola e c’è un perché. Il toscano della Lampre Merida ha iniziato alla grande la stagione 2014, che affronta con un nuovo accorgimento nascosto… in bocca. Da dicembre utilizza un particolare bite, apparecchio per i denti che fra le molteplici funzioni ha principalmente quella di evitare i danni da digrignamento notturno, che come ci spiega gli ha portato notevoli benefici.
Come hai scoperto di averne bisogno?
«Negli anni passati, lo scorso in particolare, evidenziavo grandi difficoltà in discesa e problemi a livello cervicale di cui faticavo a comprendere l’origine. Grazie al nostro nuovo team manager Brent Copeland che in passato ha fatto esperienza nella Moto GP con Ben Spies e quindi di “pieghe” se ne intende, mi sono messo in contatto con il dottor Trabattoni, osteopata del centro Meesseman di Como. Attraverso delle radiografie ai denti abbiamo scoperto che per colpa di un dente del giudizio cresciuto male avevo la bocca storta, il che comportava un disconpenso del bacino di un centimetro. Ero asimmetrico: il 53% della potenza era sprigionata dalla gamba sinistra, il 47% della destra».
Che benefici ti dà il bite?
«Da subito mi sono sentito un’altra persona, in breve tempo non ho più avvertito alcun dolore a livello di spalle e bacino. Ora la potenza delle mie gambe è equamente divisa, sono più stabile e veloce in discesa. Inizialmente l’ho usato il più possibile, anche quando ero tranquillo a casa, ora lo utilizzo solo in allenamento e in gara».
Ti senti di guidare meglio la bici?
«Sì. Prima non essendo equilibrato, non riuscivo a piegare come si deve. Ora grazie al bite e grazie ai meccanici della Lampre con i quali ho studiato una nuova posizione aerodinamica tanto quanto comoda, affronto le discese con più sicurezza, anche perché a livello ottico riscontro un notevole miglioramento. Prima non vedevo perfettamente, l’ampiezza dell’occhio sinistro era limitata e così anche i riflessi erano meno pronti».
É anche per questo che stai andando così forte?
«Sicuramente. Di certi miglioramenti, come un’impostazione migliore delle curve verso destra, io non me ne accorgo, me li hanno fatti notare. Di certo i risultati parlano chiaro. Il mio prossimo appuntamento? La Tirreno-Adriatico, che parte da casa. É vero che da qualche tempo ormai vivo a Lugano con mia moglie Arianna e la nostra piccola Lia, che cresce alla velocità della luce, ma in Toscana e in generale in Italia io mi sento sempre a casa».
Giulia De Maio