Il periodo tormentato di Sir Bradley Wiggins, 44 anni, non è finito e il britannico che ha vissuto sia la gloria che il successo ma anche il declino, dallo scorso 3 giugno ha perso tutto il suo patrimonio. Quel giorno il primo inglese a vincere la Grande Boucle è stato dichiarato fallito. «Ha perso tutto. Assolutamente tutto. La sua casa in Inghilterra, l'altra sua casa a Maiorca, i suoi investimenti, i suoi risparmi. Non gli è rimasto un solo soldo – aveva detto l’avvocato di Wiggins, Alan Sellers, due settimane dopo la sentenza del tribunale della contea di Lancaster - È estremamente triste non so neppure dove abbia dormito ieri notte o dove dormirà stanotte e quale sarà il suo nuovo indirizzo».
Con un debito di oltre 2,4 milioni di euro, Wiggins secondo la stampa britannica avrebbe vissuto in diversi luoghi, tra cui la casa dell'ex moglie Catherine, dalla quale si è separato nel 2020. I media hanno anche detto che del patrimonio di Wiggins, un tempo stimato a più di 15 milioni di euro, oggi non ci sia più traccia e che dopo la bancarotta avrebbe preso in considerazione l'idea di vendere le sue medaglie olimpiche, otto in totale di cui cinque d'oro.
Fortunatamente oggi la situazione sarebbe in recupero anche grazie all’aiuto di Lance Armstrong tanto che il britannico ha detto a The High Performance Podcast che la parte più bella della sua vita deve ancora arrivare. «Ho passato gli ultimi cinque anni della mia vita a riordinare la mia testa. Penso che i miei anni migliori debbano ancora arrivare. Dopo aver smesso di andare in bicicletta, mi sono crogiolato nell'autocommiserazione, ho bevuto fino a notte fonda perché le mie preoccupazioni avevano influenzato il mio modo di essere».
Wiggins pian piano sta riemergendo e ha ammesso di essere stato aiutato dall’ex ciclista statunitense Armstrong che aveva aiutato anche Jan Ullrich ad uscire dai problemi di alcolismo.
«Sono felice di essere ancora vivo. Lance mi ha aiutato molto in questi anni e ancora di più durante quest’ultimo periodo. Vuole pagare per mandarmi in un centro specializzato ad Atlanta, dove in alcune settimane riescono a risistemarti. È un brav'uomo. Ovviamente non voglio cancellare quello che ha fatto, ma penso che quello che sta passando sia un po' sproporzionato».
Adesso senza più una casa, Bradley Wiggins ha ripercorso il suo tormentato passato, prima con il padre, alcolizzato ed ex ciclista e il suo difficile rapporto con la bici e quel mondo che più volte lo ha tradito. «Ho adottato uno stile 'rock and roll' con l'alcol. Quando avevo circa 13 anni, ho subito abusi sessuali da un allenatore e non sono mai riuscito a venirne a capo del tutto. Ero molto solo. Volevo uscire da quell'ambiente ed ero un adolescente piuttosto strano sotto molti aspetti. Il mio atteggiamento sulla bici arriva anche da questo».
Wiggins però ha deciso di riemergere e, anche se la strada da percorrere è lunga, ha intenzione di rimettersi in carreggiata e di provare a recuperare anche il suo rapporto con la bici.