Un talento, una grande speranza del ciclismo italiano che approda nel WorldTour con l’obiettivo immediato di crescere e poi di diventare un protagonista ad alto livello. A 21 anni Giulio Pellizzari si prepara a vestire la maglia della Red Bull-BORA-hansgrohe e ad affrontare un programma di alto livello, quasi tutto imperniato su gare di WorldTour.
«Aprirò la stagione con tre gare a Maiorca - ha spiegato Pellizzari in una intervista concessa a Eurosport - poi andrò all’UAE Tour dove ritroverò Tadej Pogacar. A seguire un blocco di lavoro in altura prima di tre corse a tappe del calibro di Volta Catalunya, Itzulia Basque Country e Giro di Romandia. A questo punto il programma prevede uno stacco, quindi Tour de Suisse, Vuelta Burgos e Vuelta di Spagna prima delle gare italiane d’autunno e spero Il Lombardia, anche se è presto per parlarne. Il Giro d’Italia? Sono riserva, sulla carta quest’anno non dovrei correrlo».
E ancora: «Avrò la possibilità di correre al fianco dei grandi - al Catalunya per esempio ci sarà Roglic come capitano e in altre corse ci saranno Hindley, Vlasov o Dani Martinez - e potrò imparare come si guida la squadra, come ci si deve muovere. E durante la stagione spero di avere qualche occasione per mettermi in mostra: sarà la mia prima annata a livello WorldTour, mi servirà per capire a che livello sono».