La nuova Dogma F conferma quanto nel DNA Pinarello sia di rigore combinare prestazioni incredibili, tecnologia all'avanguardia e bellezza estetica, una via quella scelta dalla celebre azienda italiana percorsa da sempre. Sono passati 22 anni dalla prima Dogma e i tempi cambiano, le tecnologie si evolvono e tutto muta, comprese le corse, ora più veloci e combattute che mai. In questa affannosa rincorsa appare autentica una certezza, Dogma F è una bici unica in cui ogni dettaglio estetico risponde alla funzionalità quanto ad una costante ricerca di perfezione.
Un miglioramento sostanziale
Dogma F, come accade per i prodotti che fanno dell’autenticità il proprio valore, nasce sotto i migliori auspici. La nuova Dogma F, così è ora e così è stato nel passato, è l’unica bici su cui Pinarello consente ad ogni atleta vincente di primeggiare. È unica in pianura, veloce ed aerodinamica. È veloce in salita, leggera e scattante. È composta e sicura, gustosa da condurre in discesa. Infine, è affascinante e vibrante quando la guardate nella sua compostezza. A grandi linee la presenta così Fausto Pinarello ricordando che la nuova Dogma F nasce per soddisfare in maniera autentica e totale gli atleti del Team INEOS Grenadiers, atleti che si confermano conquistati dalla nuova bici provata già in gran segreto ad inizio stagione. Non a caso il grande Fausto racconta che la sua più grande soddisfazione è vedere atleti di calibro mondiale felici e soddisfatti per le sue creazioni. Il Bernal rinato che tutti si augurano di vedere in lotta con i big nelle prossime settimane al Tour de France ha ravvisato fin da subito miglioramenti sostanziali. Quel gran manico di Pidcock la ha descritta molto bene affascinato dal livello di confidenza che ha provato guidandola: “la bici non è solo numeri, è gestione della velocità. Devi legarci per farci totale affidamento”. Rodriguez, altra punta di spicco del team si è ritrovato totalmente nella nuova bici, sentendosi orgoglioso e partecipe nella realizzazione di questo nuovo modello. Detto questo, Pinarello ci mette il genio, l’intuizione, il Team INEOS Grenadiers ci mette numeri ed enorme competenza maturata nelle competizioni. Il designer Bottazzo sottolinea con passione quanto il design di Dogma sia ricercato e funzionale. Le forme del telaio e della forcella sono decise e proiettate in avanti e nell’insieme anche molto sensuali.
Nuova fibra di carbonio M40X
Nuove forme e nuove performance sono concesse anche dall’utilizzo della nuovissima fibra di carbonio Torayca M40X, un innovativo layup dotato di una resistenza alla trazione eccezionale, indispensabile per innalzare il livello di rigidità esattamente dove serve. Numeri alla mano, il Team INEOS Grenadiers dimostra che in un grande giro a tappe un miglioramento dello 0,2% del coefficiente di resistenza aerodinamico equivale al vantaggio ottenuto con un risparmio di peso di 175grammi sulla bici, una teoria confermata da una enorme mole di dati raccolti relativamente alle prestazioni di Geraint Thomas al Tour de France del 2022. Detto questo, appare molto evidente quanto i vantaggi aerodinamici offrano di più rispetto a quelli offerti dal risparmio di peso, ma Pinarello nella nuova Dogma F ha raggiunto entrambe gli obiettivi con un telaio che è più leggero rispetto al precedente di 108 grammi e con una performance aerodinamica migliorata dello 0.2%! Questo risultato è stato raggiunto apportando una serie di miglioramenti, magari anche piccoli, ma importanti se sommati gli uni agli altri. Dogma F è un progetto corale in cui tutto, come dimostrato nelle infinite simulazioni CFD ( Computational Fluid Dynamics ) e nelle lunghe sessioni in galleria del vento, segue un unico verso, quello che porta alla vittoria. Pinarello conferma di non inseguire i competitor, Dogma F è la sola bici per le salite, la discesa e le pianure. La stessa che vedrete nelle classiche del nord e sotto il sole di luglio in Francia, una originale all-rounder creata unicamente per chi ha fame di successi.
Impatto frontale migliorato, ma non solo
Il tubo sterzo è stato modificato e ridisegnato per portarlo ad essere più ridotto nei volumi e meno resistente all’aria, un cambiamento che descritto in numeri vuol dire che l’intera struttura è più snella di 8mm. Lo stesso miglioramento ha coinvolto tutto il tubo obliquo fino alla scatola del movimento centrale, una struttura solidissima che migliora le prestazioni aerodinamiche della zona del 1,2%.
Sempre rimanendo nella zona dello sterzo, tutto cambia a livello di innesto dei cavi con un passaggio che appare migliorato grazie all’utilizzo di cuscinetti di diametro diverso ( più larghi nella parte bassa e più stretti in quella alta ) e con una testa della forcella ellittica che rende tutto molto più semplice. I perni passanti ora sono più corti e quindi più robusti, con i rispettivi bulloni di chiusura annegati in un caso nel telaio e nell’altro nel fodero sinistro della forcella, altro dettaglio funzionale che migliora l’aerodinamica. La nuova Dogma F presenta anche un morsetto sella migliorato, un meccanismo ottimizzato nelle dimensioni che fa il suo lavoro in maniera ottima regalando infinita sicurezza. Il tubo sella resta profondamente aerodinamico e ben correlato al telaio.
Nuova forcella Onda, un avantreno “totale”
L’intero telaio è dominato da un concetto di asimmetria, una soluzione quella adottata da Pinarello che va a rispondere nel dettaglio alle sollecitazioni che l’atleta esercita sull’intera bici durante la pedalata. Lo stesso concetto si estende come sempre sulla forcella, ora dotata di un design più sottile e migliorato dal punto di vista aerodinamico, una forcella con un rake da 47mm che regala la maneggevolezza sperata anche nelle situazioni più veloci. Mi sono permesso di parlare di avantreno “totale” poiché Dogma F nasce con un nuovo manubrio integrato Talon Fast, una piega che va ad inserire l’atleta nella migliore posizione per sentire la strada. La struttura monoscocca è leggerissima e davvero molto ergonomica, una piega dotata di un flare di 7°che permette un comodissimo alloggiamento delle leve e mette le mani in una naturale posizione per utilizzare.
Nuovi colori, montaggi di alta gamma
DOGMA F si presenta con nuove colorazioni e montaggi di altissimo valore. I vari montaggi previsti con gruppi Shimano, SRAM e Campagnolo passano da 6,63kg fino ad un massimo di 6.88kg, un discorso che ovviamente prevede anche la presenza di ruote diverse, rispettivamente DT SWISS ARC 1400, Princeton Peak 4550 e Bora WTO 45. Inutile girarci molto attorno, la nuova Dogma F è anche una bici molto leggera, un prodotto nato per correre che sa trasmettere infinita sicurezza in chi la guida. Luxter Blue è una delle nuove colorazioni che preferisco, un pigmento moderno e cangiante che necessita di grande maestria durante il processo di verniciatura per esprimere tutto il suo valore, un processo in cui Pinarello eccelle. Troviamo poi un EDGE Christal White a cui si affianca un elegantissimo nero, i nuovi Luxter Venice e Luxter RED GOLD e un vivacissimo Aurik Yellow.
Le prime sensazioni in sella
La presentazione prevedeva un giro immerso nel comprensorio dolomitico, un luogo in cui ogni bicicletta da corsa nata per vincere deve saper offrire il meglio di sé. Tuttavia le difficili condizioni meteo non hanno concesso di conoscere a fondo le performance di questa nuova bici, ma hanno evidenziato quanto sia facile da condurre anche in condizioni bagnate e su fondi difficili. In salita la bici permette di spingere in maniera forte e costante, merito di un retrotreno e di una scatola del movimento centrale che non conoscono dispersioni. La posizione in sella non appare mai esasperata, Dogma F è una bici da competizione davvero molto comoda.
La maneggevolezza stupisce e lo fa soprattutto nelle difficili condizioni meteo che ci sono capitate durante l’uscita, situazioni in cui la Dogma F si mostra comunicativa e prevedibile infondendo sicurezza in chi la guida. Ho affrontato anche qualche tratto asciutto in discesa, settori veloci in cui la bici è stata velocissima e semplice da condurre. Sono rimasto stupito dalla qualità di tutto il comparto anteriore, comparto che prevede un manubrio che vi fa sentite la strada come difficilmente può accadere in altri casi. Verniciatura e finiture sono di altissimo livello, dettagli di rara bellezza difficili da raggiungere per altre aziende ma una prassi per Pinarello.