I PIU' LETTI
VERSO LA ROUBAIX. DALL'INFERNO AL PARADISO, LE VITTORIE INATTESE: STUART O GRADY - 2007 - 2. GALLERY
di Paolo Broggi | 28/03/2024 | 08:12

Alla fine, non è sempre il più forte a vincere. Certamente non nel ciclismo, e sicuramente non nella Parigi-Roubaix. Sulle strade dell'Inferno del Nord, i "più forti" possono arrivare primi nel leggendario velodromo con la stessa facilità con cui si impantanano nella Foresta di Arenberg. O quelli che sono costretti ad arrendersi a Mons-en-Pévèle o crollano nel Carrefour de l'Arbre. Su queste strade uniche, un aspirante alla gloria deve essere forte, ma anche coraggioso e fortunato. La Parigi-Roubaix sorride agli audaci, anche a quelli che fuori dai pronostici, quelli che arrivano al traguardo quasi come ospiti inattesi, quello che riescono a dominare quel caos che è sempre all'ordine del giorno. È proprio a loro - imprevedibili conquistatori dell'Inferno del Nord - di raccontarci la loro giornata indimeticabile sul pavè, il loro viaggio verso il paradiso della gloria.

O'Grady: "È stato come avere un'esperienza extracorporea"

Stuart O'Grady sapeva tutto su come si vince in un velodromo quando si è schierato alla partenza della Parigi-Roubaix 2007. La sua ultima vittoria prima di quel giorno era arrivata proprio nel Velodromo Olimpico di Atene, ai Giochi Olimpici del 2004 quando aveva conquistato l’oro nella Madison in coppia con Graeme Brown. A 33 anni, l’esperto australiano era alla nona partecipazione all'Inferno del Nord e ci arrivava una settimana dopo aver concluso al 10° posto nella Ronde van Vlaanderen

Un buon risultato che comunque non faceva certo di O’Grady uno dei favoriti: tutti gli occhi erano puntati infatti su Fabian Cancellara - compagno di squadra di O’Grady - e Tom Boonen, capaci di vincere in due ben sette delle nove edizioni disputate tra il 2005 e il 2013.
Nel suo giorno speciale, "Stuey" ha incontrato temperature eccezionalmente elevate nel nord della Francia ed è entrato nella fuga iniziale, superando anche una foratura e una caduta prima di arrivare al trionfo.

Km 0. «Tutti a tutto gas nei primi 15 chilometri»
«Fabian era il campione che dovevamo proteggere, anche perché era campione in carica. Io ero più un piano B, insieme a Lars Michaelsen e Matti Breschel. Il mio obiettivo era quello di andare in fuga con un paio di compagni di squadra, per essere in testa alla gara farmi trovare pronto ad aiutare Fabian nel finale. Entrare nella fuga giusta è probabilmente una delle cose più difficili da raggiungere. Ogni direttore sportivo dice ai suoi corridori che ne vuole uno o due in fuga, per cui l’inizio è sempre molto veloce e combattuto. Ci vuole molta esperienza, tutti vanno a tutto gas nei primi 15 chilometri, non è certo il modo migliore per andare all’attacco. Si tratta più che altro di cogliere le opportunità a partire dai 16-17 km, quando la strada inizia ad incontrare qualche piccola salita, che diventa un buon trampolino di lancio».

Km 19. «Dai, è una buona opportunità!»
«Quando la fuga è andata, c'erano Luke Roberts e Matti Breschel. Pensavo che fosse un bel gruppo, ma ho anche pensato che dovevo farne parte anch’io. Ho sfruttato la mia esperienza per rientrare e così ci siamo trovati in tre davanti. È stato un vero e proprio momento decisivo: era molto importante per noi avere più corridori in fuga. Ovviamente, non sapevamo che ci saremmo trovati in 30 e questo poi ha giocato a nostro favore. Ricordo di aver urlato ai miei compagni di fuga: «Dai, è una buona opportunità, più andiamo avanti meglio è».

Km 163. Sopravvivere ad Arenberg: «Pensavo che la mia gara fosse finita»
«Speravamo di arrivare ad Arenberg e alla fine la fuga è andata molto oltre... Ma per me non è stato semplice. Entravo sempre nei settori di pavé in prima o seconda ruota, per poter scegliere la mia traiettoria e cercare di evitare stupide cadute o incidenti. Mi sentivo davvero bene. Tutto stava andando secondo i piani, ma ho forato ad Arenberg. Ero devastato, pensavo che la mia gara fosse finita. Ma è qui che l’esperienza delle precedenti Parigi-Roubaix mi ha aiutato. Il giovane Stuart avrebbe provato a fare una cronometro per rientrare sul gruppo e probabilmente sarebbe saltato nei  settori successivi. Il più esperto Stuart si è detto: "Sai una cosa, arriviamo alla fine della Foresta, prendiamoci una musette e vediamo..." Era una giornata molto calda e polverosa, che rendeva davvero difficile mangiare e bere. Quella foratura è stata probabilmente una benedizione sotto mentite spoglie».

Km 215. L’approvazione di Cancellara: «Se puoi, vai»
"Una volta che sono stato allo scoperto, ho parlato con Fabian. Abbiamo condiviso la camera la sera prima ed eravamo molto amici. Mi ha detto di attaccare nel settore successivo... E sono caduto in curva, il che è stato insolito. Di solito ero abbastanza bravo sul pavé ma penso che, con la pressione di dover attaccare per Fabian, ho avuto un piccolo calo di concentrazione e sono caduto. Ero davvero arrabbiato con me stesso. Pensavo di aver deluso Fabian e con quella rabbia, sono tornato al gruppo. Ed è stato allora che Fabian ha detto: «Non sono in una buona giornata, ovviamente tu lo sei. Se puoi, vai».

Km 234. «Ma che cosa ho fatto?»
«Seguii Steffen Wesemann e Roger Hammond, che avevano appena attaccato. Mi hanno portato in testa alla gara. In quel momento, qualcosa nella mia testa mi ha detto: 'Vai'. Non sapevo quanti chilometri mancassero, non sapevo niente... Appena ho visto il momento in cui tutti erano davvero stanchi e tutti si sono seduti, la mia testa mi ha detto 'attacca, vai'. Ho visto un'opportunità e poi ho visto il cartello che diceva 25 chilometri all'arrivo... Porca miseria, cosa ho fatto? Ma mi sentivo davvero bene sul Carrefour. Il mio obiettivo era quello di ottenere un minuto di vantaggio. Poi, per fortuna, i corridori dietro di me iniziavano a guardarsi l'un l'altro e a  pensare di lottare per il secondo e il terzo posto».

Km 259,5. «Ma sta succedendo davvero?»
«Era come avere un'esperienza extracorporea. Stai correndo, sei in testa alla Parigi-Roubaix e ti chiedi: 'Sta succedendo davvero?' Le tue gambe sono sull'orlo dei crampi. Le tue braccia sono assolutamente distrutte. Ti fa male il collo, tutto fa male, ogni muscolo. Ma quel desiderio, quella voglia di vincere, ti urla dentro: 'Continua ad andare lì, questo è il tuo giorno!' Non succede molto spesso in una carriera, almeno non è successo molto spesso nella mia carriera! Quindi ho spinto più forte che potevo e ha funzionato. Il pavé del vincitore è l'unico trofeo che ho in mostra a casa mia, in Australia. È all'ingresso e lo tocco ancora quasi tutti i giorni. Mi riporta alla mente un sacco di ricordi incredibili».

ORDINE D'ARRIVO

1. Stuart O'Grady (Team CSC) in 6h09'07"
2. Juan Antonio Flecha (Rabobank) a 52"
3. Steffen Wesemann (Wiesenhof-Felt) s.t.
4. Björn Leukemans (Predictor) a 53"
5. Roberto Petito (Liquigas) a 55"
6. Tom Boonen (Quick Step) s.t.
7. Roger Hammond (T-Mobile Team) s.t.
8. Enrico Franzoi (Lampre) a 56"
9. Kevin Van Impe (Quick Step) a 1'24"
10. Fabio Baldato (Lampre) a 2'27"

GIA' PUBBLICATI

1988 - Dirk De Mol

 

 

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
È grazie a 4Guimp che arrivano in Italia le selle automodellanti prodotte da Reform, marchio canadese già vincitore di importanti premi internazionali come l’Interbike Innovation Award. Automodellanti, avete capito bene,...

Nimbl e RCS Sports & Events annunciano una nuova partnership con il lancio di una scarpa in edizione limitata dedicata al Giro d’Italia. Questa collaborazione rappresenta l’unione tra due eccellenze...

Colnago stupisce ancora e presenta l'ultima evoluzione della serie V: la Colnago V5Rs. Il team di Colnago ha potuto lavorare su una base già solida, visti i tanti successi ottenuti...

La maglia Gregarius Pro Made in Italy e la maglia Damask sono due prodotti che rappresentano con assoluta maestria l’eccellenza tipica dell’artigianalità italiana, un vanto per noi tutti ma anche...

Caracal è lo pneumatico tubeless ideato e prodotto da Hutchinson per completare la propria gamma gravel e si tratta di un prodotto davvero molto interessante che può affrontare diversi tipi...

Specialized alza il livello della performance trail con le nuove Traverse SL II Hydra 2, ruote in carbonio progettate per i rider che cercano la combinazione perfetta tra leggerezza, controllo...

Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto unico nel panorama internazionale e sono state pensate e realizzate...

Il 2025 per MAXXIS è un anno a tutto gravel! Dopo aver messo a punto la collezione l’estate scorsa con i nuovi Reaver, la rivoluzione pensata e applicata dal marchio...

Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese avete davvero molto scelta in questo momento, infatti, il mercato...

Nel panorama ciclistico professionistico non esistono realtà più uniche, divertenti e innovative di quella della Unibet Tietema Rockets. Da quest’anno è entrato a far parte di questo magico mondo anche...

Dopo aver lanciato lo scorso anno la Nago R4 PAS 3DMSS, la prima sella Prologo ultraleggera con cover multi settore stampata interamente in 3D, l’azienda italiana amplia la propria gamma...

Taipei Cycle si conferma una fiera di calibro mondiale e anche nel 2025 non ha tradito le attese. Tra le belle novità troviamo sicuramente un grande prodotto italiano, ovvero il...

Oggi Trek ha presentato una nuovissima vernice Project One ICON Chroma in collaborazione con Shimano, che celebra gli iconici gruppi Dura-Ace del marchio. Per decenni, la componentistica DURA-ACE ha abbellito...

Garmin ha appena presentato Varia™ Vue, la prima luce frontale da 600 lumen dotata di videocamera frontale 4K per salvare automaticamente le clip in caso di rilevamento di incidente. Quest’ultimo dispositivo...

Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la scelta finale a mio avviso resta molto personale, almeno per...

Ogni novità immessa mercato ha certamente il suo peso e merita attenzione, ma quello che viene generato dallo Specialized Science Club ha sempre la stessa caratteristica: spaziale! È con grande...

Dopo aver scritto capitoli importanti nel ciclismo moderno con selle e scarpe profondamente innovative e performanti, Fizik amplia la propria impronta nel nostro sport introducendo una nuova e completa gamma...

Nella nuova collezione Primavera-Estate 2025, così come accade da qualche anno,   è proprio nella linea R-EV1 che possiamo trovare i capi più orientati alle performance, indumenti in cui ALÉ...

Il Giro delle Fiandre è terreno di caccia per Tadej Pogačar e lo sarà ancor più domani dopo la recente Milano Sanremo. Domani il Team UAE Emirates-XRG torna in gara...

Lo abbiamo visto in gara e ben osservato quando indossato dai vari atleti dell’EF Education Easypost Pro cycling Team, ma oggi possiamo finalmente toccarlo con mano visto che è ufficialmente...

Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è da tenere in grande considerazione. I suoi plus? Enorme versatilità,...

Salvatore Grimaldi, Presidente e proprietario di F.I.V. Edoardo Bianchi S.p.A., ha nominato Alberto Cavaggioni nuovo Direttore Generale e Amministratore Delegato di Bianchi, con decorrenza da lunedì 17 Marzo 2025. Milanese,...

La decisione di Lidl-Trek di correre con la trasmissione 1x RED XPLR AXS di SRAM non era nemmeno nell’aria quando il responsabile del supporto tecnico del team Glen Leven ha...

Sidi è orgogliosa di annunciare l’ottenimento delle certificazioni ISO 14001:2015 e ISO 45001:2018, legate rispettivamente all’utilizzo di un adeguato sistema di gestione ambientale, e alla salute e sicurezza sul lavoro. Un...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
di Giorgio Perugini
Oggi Castelli Cycling presenta con orgoglio la sua famiglia Gravel, professionisti e non della ghiaia con cui il marchio condivide...
di Giorgio Perugini
Chi pratica molti sport sa quanto sia utile possedere elementi in grado di coprire al meglio diverse attività sportive, un...
di Giorgio Perugini
Se non vi serve una grande impronta a terra ma vi basta un copertone veloce ed in parte poliedrico per...
di Giorgio Perugini
Il periodo dell'anno che stiamo affrontando richiede l’utilizzo di abbigliamento caldo, protettivo e dotato di ottima traspirabilità, caratteristiche che possiamo...
di Giorgio Perugini
Per quanto mi riguarda sono tra gli occhiali migliori del momento e anche quelli più sfruttati da Tadej Pogačar durante...
di Giorgio Perugini
Revolution in ordine di tempo è l’ultima novità road prodotta da Northwave e vi anticipo che si tratta di un...
di Giorgio Perugini
Il fenomeno dei furti limita il vostro desiderio di acquistare una bella bici? Male, oggi esistono diversi dispositivi per rendere...
di Giorgio Perugini
Potremmo spendere mille parole su Protone,   probabilmente  uno dei caschi più apprezzati di sempre, un prodotto sfruttatissimo dal team...
di Giorgio Perugini
Gravel o road? Quanti dubbi, dubbi che potete semplificare ed eliminare del tutto sfruttando una...
di Giorgio Perugini
Nelle uscite gravel ci sono molte cose che restano indelebili come i panorami, lo sterrato, i sentieri inesplorati, ma anche...
di Giorgio Perugini
I due capi che vi presento oggi sono la Equipe R Spring Fall LS Jersey S11 e l’equipe R Spring...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy