La crisi che ha colpito il settore ciclistico, dopo lo straordinario boom dell’era covid, si sta facendo sentire anche in svizzera e tocca uno dei marchi più prestigiosi, la BMC.
Il produttore svizzero ha presentato una richiesta di "disoccupazione parziale" al Cantone di Soletta - secondo quanto riporta il quotidiano locale Grenchner Tagblatt - poiché la difficile situazione economica nel commercio al dettaglio di biciclette e nell'industria continua a peggiorare colpendo marchi di tutte le dimensioni.
La disoccupazione parziale consente in pratica ad un’azienda di ridurre l’orario di lavoro dei dipendenti a tempo pieno per far fronte ad una crisi economica: l’80% dei mancati redditi per i lavoratori sarà coperto dal Cantone. In questo modo si punta a ridurre l'orario di lavoro per evitare licenziamenti.
"Il consiglio di amministrazione e la direzione dell'azienda si sono adattati in tempo a questa situazione e hanno adottato le misure preventive adeguate" afferma David Zurcher, CEO di BMC, a Grenchner Tagblatt.
Al momento la misura - che può essere applicata per dodici mesi al massimo, in un periodo di due anni - sembra solo richiesta ma non ancora adottata da BMC ma non fa che confermare le difficoltà del momento che coinvolge in terra elvetica anche il produttore di biciclette elettriche Flyer, che ha chiuso il suo reparto Adventure e ha licenziato un quarto dei suoi dipendenti in questo settore mentre la DT Swiss, che ha 600 dipendenti nel mondo, di cui 180 nella Confederazione, non ha voluto rispondere alle domande dei giornalisti.
Ricordiamo che quest'anno la BMC affianca la Tudor Team Pro Cycling di Fabian Cancellara, invitata fra l'altro anche al Giro d'Italia, mentre lo scorso anno era partner anche della AG2r Citroën.