Mille metri che valgono oro per Matteo Bianchi. L'azzurro fa la storia, è lui il primo italiano a vincere il titolo nel Km da fermo. Trionfa nella finale europea elite chiudendo la prova in 1.00.272. Il bolzanino di Laives batte l'olandese Daan Kool che ferma il cronometro in 1.00.414, mentre al francese Melvin Landernau va la medaglia di bronzo in 1.00.472. Bianchi conferma la sua crescita in campo internazionale e in una specialità, come quella del Km da fermo, dove forza e concentrazione sono alla base di tutto.
In un torneo nel quale era assente il mostro sacro Hoogland, Bianchi è stato il dominatore autentico e si è messo tutti alle spalle sia in qualificazione che nella finale di questa sera dimostrando di essere ormai entrato nel gotha della specialità.
Matteo Bianchi è sorpreso quando gli chiediamo cosa si prova ad essere il primo italiano a vincere un titolo nel chilometro in un campionato europeo: «Non lo sapevo e sinceramente non pensavo a questo durante la gara. Però fa piacere, come anche il fatto di aver vinto davanti ad un pubblico competente e sportivo come quello olandese, in uno dei velodromi di riferimento nel settore della velocità. Sapevo di essere in condizione. Mi sono preparato bene e questo risultato mi ripaga di tutto. Il nostro settore è composto da giovani. Con Ivan Quaranta stiamo lavorando bene. Adesso puntiamo alle prove di Coppa del Mondo e a migliorare ancora nel Team Sprint».
Al 22enne atleta bolzanino arrivano anche i complimenti del CT Marco Villa: «Matteo è un ragazzo serio e un gran lavoratore. Questo successo gli deve dare ancora maggiore convinzione nelle sue qualità. Deve diventare il leader di questo gruppo di giovani con i quali Ivan Quaranta sta facendo un ottimo lavoro».
MADISON. Delusione per Simone Consonni e Michele Scartezzini, argenti europeo uscenti, che non sono mai stati protagonisti e hanno chiuso al nono posto nella prova vinta dalla Germania di Roger Kluge e Theo Reinhardt. Secondo posto per la Francia di Thomas e Grondin e terzo per la Danimarca dell’espertissimo Morkov (38 anni) e del giovanissimo Storm, 18 anni appena.