Da Venaria Reale a Roma il Giro d’Italia 2024 coinvolgerà la penisola per 3321 km, arrivi spettacolari, frazioni interessanti che animeranno il gruppo fin dalla prima settimana, tante salite, ma immediatamente a colpire l’occhio è la quindicesima tappa da Manerba del Garda al Mottolino. La corsa rosa ritorna a Livigno per la terza volta dopo gli arrivi del 1972 e del 2005 e lo fa in grande stile con una percorso spettacolare e una salita inedita. Il 19 maggio infatti la carovana affronterà una tappa di 220 km con 5200 m di dislivello e nel finale salirà fino alle piste da sci del Mottolino.
«Per me il Giro è una corsa emozionante e leggendaria, i miei grandi campioni sono stati prima Gianni Bugno e poi Marco Pantani, è bellissimo pensare che la corsa rosa arriverà proprio a Livigno in una location veramente insolita - ha spiegato il sindaco di Livigno Remo Galli a tuttobiciweb - portare il Giro d’Italia è un sogno che si realizza e che dedico a tutti i livignaschi e agli operatori del territorio che negli ultimi anni hanno investito con passione nella bici con negozi e strutture alberghiere. Questa tre giorni in rosa è stata possibile grazie alla preziosa collaborazione con Gigi Negri che ci ha traghettato verso RCS, ma anche grazie alla Regione Lombardia con l’assessore Massimo Sertori. Abbiamo voluto fortemente questo arrivo in vista delle Olimpiadi del 2026 che animeranno il nostro territorio e penso che ospitare una delle corse più importanti al mondo sia il perfetto trampolino di lancio. Il 19 maggio arriveremo proprio sulle piste olimpiche stabilendo così un legame speciale con il giro, sarà una salita inedita e non vedo l’ora di godermi lo spettacolo».
C’è tanto orgoglio nelle parole del primo cittadino che sottolinea l la profonda unione tra il Giro e il sogno olimpico Livigno è ormai diventata la casa del ciclismo, luogo preferito dei corridori per i lunghi blocchi d’altura, salite che chi prepara la corsa rosa conosce a menadito e questa volta avrà anche l’occasione di affrontare in gara.
Dopo la quindicesima tappa Livigno sarà la sede del giorno di riposo, si ripartirà infatti il 21 maggio con la sedicesima frazione da Livigno a Santa Cristina Valgardena, per tre giorni la cittadina sarà quindi letteralmente animata dalla corsa rosa che sicuramente avrà ricadute benefiche su tutto l’impianto turistico. «Il Giro d’Italia è ormai un simbolo per il nostro paese ed è un veicolo importantissimo che ci permette di arrivare in tutto il mondo- ha spiegato Marina Claoti, consigliere comunale di Livigno con delega allo sport - il mese di maggio è un periodo in cui non abbiamo molti turisti perché è proprio in conclusione della stagione invernale e prima di quello estivo. L’arrivo del Giro si posiziona quindi in un punto strategico che ci permette di iniziare l’estate con il botto. Ormai Livigno è la patria del ciclismo, sempre più corridori ci scelgono per prepararsi ai grandi appuntamenti e tanti appassionati vengono per una vacanza all’insegna dello sport. Penso che la corsa rosa sia un’opportunità grandiosa per far conoscere ancora di più il nstro territorio in tutto il mondo».
L’arrivo del Giro a Livigno è una grande vittoria, ma è anche il risultato di tanto impegno e di un lavoro che di consueto vede nella cabina operativa Gigi Negri, direttore del consorzio turistico della Valtellina. che recentemente ha fatto scoprire alla corsa rosa e al grande pubblico la magnifica salita dei Laghi di Cancano. «Negli ultimi anni la Valtellina è stata decisiva nella corsa rosa, penso che per noi sia importante il Giro, ma che anche per il Giro sia importante la Valtellina. Con i nostri passi Gavia, Stelvio e Mortirolo abbiamo scritto pagine importanti di storia e in anni più recenti abbiamo fatto scoprire nuovi emozionanti arrivi come i Laghi di Cancano e l’anno prossimo il Mottolino che lanciano il progetto di cicloturismo. Portare il Giro a Livigno non è stato facile, è da almeno 4-5 anni che ne parlo con Mauro Vegni, ma a frenarci è sempre stata la logistica. Per rcs non facile spostare tutti i mezzi per arrivare fino a Livigno e subito ripartire, così abbiamo trovato la soluzione del giorno di riposo. Inserire tutto questo nello schema delle tappe è stato altrettanto difficile, ma alla fine ci siamo riusciti. Io sono orgogliosissimo di questo traguardo e non posso che ringraziare la regione e il sindaco di Livigno, ma soprattutto Mauro Vegni che dopo tanti anni di collaborazione ha voluto premiare ancora una volta la Valtellina» ha concluso Gigi Negri che intanto sta già contando i giorni che ci separano dall’arrivo del Giro.
Livigno è pronta ad illuminarsi e a regalare emozioni, non rimane altro che aspettare il 19 maggio per assistere alla scalata del Mottolino che si prospetta essere molto spettacolare.