Di diritto entra tra i grandi protagonisti di giornata: è Adam Hansen, presidente del CPA, rappresentante massimo dei corridori, un uomo che ha corso venti grandi giri consecutivi, non un parvenu.
Bene, prima ha mandato a quel paese i giornalisti che gli chiedevano un parere sulla tappa di ieri sera - vedi le pagelle del direttore... -, poi si è affrettatto a twittare i suoi complimenti ai delegati del CPA alla Vuelta, Jose Desantos e Iker Camaño, che hanno ottenuto la neutralizzazione degli ultimi nove chilometri perché la pioggia aveva reso pericolose le strade su e giù per il Montjuic.
Peccato che il buon Hansen stesse bevendo probabilmente una sangria quando a 24,3 chilometri dalla conclusione i battistrada si sono trovati improvvisamente davanti, all'uscita da una rotonda, un paletto giallo e nero in mezzo alla carreggiata. E le immagini ci hanno risparmiato il passaggio del gruppo in quel punto pericolosissimo e non segnalato. A meno che si volesse affidare il compito al solo nastro giallo avvolto sul paletto stesso...
In questo caso il buon Hansen non ha twittato nulla, non ha applaudito. E non lo ha fatto nemmeno quando si è accorto che non c'è stato nessun rispetto per i corridori in gara, visto che la giuria non si è preoccupata di organizzare un serio servizio di cronometraggio nel punto in cui la corsa è stata neutralizzata, ma si sono affidati al caso, a quel che qualcuno ha visto, addrittura ai video di tifosi...
Chissà, forse lo smartphone di Hansen si era bloccato, oppure non ha la retroilluminazione, come deve essere accaduto ieri sera, visto che anche lì la sua tastiera ha taciuto nella notte di Barcellona. O più probabilmente, la colpa è di quei poveri pirla di giornalisti. In questo caso, stia tranquillo, presidente: ci chiami pure, il nostro telefono funziona.