Sarà di nuovo un’opera dell’artista trentino Mirko Demattè a premiare il vincitore del Tour de Pologne 2023. Una vera e propria scultura che, quest’anno, è caratterizzata da dettagli unici che ricordano la celebrazione del 95esimo anniversario della fondazione della corsa e renderanno davvero orgoglioso il suo possessore.
Come da tradizione, la forma del trofeo simboleggia la continuità e il fluire dell’energia attraverso la strada, luogo del ciclismo per eccellenza. La base è realizzata con una pietra stratificata con quarzo che le conferisce un aspetto brillante. Inciso sopra al basamento - che quest’anno è volutamente più grezzo per rievocare i lunghi anni di esperienza della competizione - si trova il numero novantacinque, a ricordare l’importante ricorrenza.
“Il trofeo di quest’anno ha un significato davvero importante” ha spiegato Demattè. “Per questo ho voluto che l’eleganza del nastro che punta al cielo e l’asprezza della pietra si unissero, come avviene nel ciclismo. I colori rosso e bianco sono un omaggio alla Polonia ma non solo, anche al suo spirito di aggregazione e alla grande mediaticità che questa competizione ha acquisito negli anni. La pietra del basamento è cruda, grezza, racconta il volto esperto e saggio del Tour de Pologne che, in novantacinque anni, ha rappresentato la storia di un paese incredibilmente intraprendente e appassionato.”
Anche quest’anno dunque, arte e ciclismo si uniranno nel nome di una ricorrenza molto speciale. Il trofeo che il vincitore alzerà verso il cielo di Cracovia evoca emozioni e momenti che hanno reso grande il Tour de Pologne in quasi un secolo di tradizione ed innovazione.
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